03 Luglio 2013, 07:00
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CATANIA – Gli ex competitor commentano a caldo la composizione della giunta targata Bianco e, neanche a dirlo, i toni non sono pacati. “Nessuna sorpresa” dice Maurizio Caserta che, poi chiarisce. “Nel senso che il criterio che ha prevalso lo avevamo già individuato al momento della formazione della prima parte della giunta, ossia: gli equilibri politici dei gruppi che sostengono Bianco”. Sui nomi degli assessori, però, non si sbilancia: “Sulle persone, per il momento non c’è altro da dire, aspettiamo gli atti amministrativi”. Però, una battuta Caserta se la lascia scappare: “E’ più un inverno che una primavera”.
Severo il commento della pentastellata Lidia Adorno che, stando alle sue parole sembra essersi svegliata dal lungo letargo della campagna elettorale. “Ho appreso i nomi dalla stampa,- dice- alla fine, Bianco ha dovuto dare un contentino a quell’accozzaglia triste che partiva da Licandro ad Articolo 4 di Leanza e Sudano”. Poi una considerazione squisitamente politica: “Insomma, Bianco ha dovuto rispettare quelli che erano gli accordi elettorali senza seguire una linea politica basata su valori condivisi”. Raffaele Stancanelli, invece, a dispetto dei toni accesi che hanno contraddistinto la sua campagna elettorale, preferisce il silenzio: “Non faccio nessun commento sulle cose del Comune”. Anche Tuccio D’Urso, contattato da LiveSiciliaCatania, preferisce non esprimersi sulle scelte di Bianco.
Di tutt’altro avviso Matteo Iannitti (Catania Bene Comune), uno che, di certo, non le manda a dire. “ La nuova giunta si dimostra, nella sua composizione, in piena continuità con le peggiori amministrazioni di centrodestra”. Iannitti è un fiume in piena: “Questa giunta rappresenta il peggio delle amministrazioni che hanno devastato Catania negli ultimi anni”. “Il tentativo di evocare il cambiamento (o una primavera)- prosegue- è già miseramente fallito perché questa giunta è una accozzaglia di ceto politico che ha rappresentato epoche disastrose per la città e che non ci fa ben sperare”. Non possiamo augurare un buon lavoro a questa giunta perché già sappiamo che sarà un lavoro pessimo e nocivo per la città”, aggiunge. “L’unica cosa – continua- che possono fare è accelerare i tempi e consegnarci una città decente, mi riferisco al giorno in cui smetteranno di amministrare Catania”.
Guai a parlare di spostamento a sinistra. Infatti, secondo Iannitti “non c’è nessuno spostamento della giunta perché la sinistra sta da un’altra parte: all’opposizione di Bianco senza se e senza ma”. Iannitti critica aspramente nomi e passati di chi oggi compone la squadra di Bianco: non solo chi, e sono in molti, è direttamente riconducibile a Raffaele Lombardo, ma anche chi, di diversa provenienza, ha accettato di lavorare al fianco degli stessi, in passato, aspramente criticati. “Questa giunta è stata formata non seguendo criteri di competenza e qualità – continua – ma attraverso meccanismi di assoluta fedeltà. Non si capisce altrimenti come una lista (composta da Sel, Pdci e Idv) che ha preso lo 0,8% alle elezioni possa essere rappresentata”.
Infine una bordata al nuovo assessore alla Cultura. “Viene premiata la fedeltà di Orazio Licandro a una accozzaglia che lui dice di avere sempre combattuto, sia in occasione delle regionali che delle politiche. “ Infatti, – dice Iannitti- Orazio Licandro ha sempre accusato Mpa e Udc di essere i partiti del malaffare e ora si trova a governarci assieme”.
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03 Luglio 2013, 07:00