Parte la corsa alle comunali| Il sindaco Orlando scalda i motori - Live Sicilia

Parte la corsa alle comunali| Il sindaco Orlando scalda i motori

Leoluca Orlando

Il primo cittadino ha riunito giunta e maggioranza consiliare per serrare i ranghi e non farsi trovare impreparato all'appuntamento con le urne.

palermo, amministrative 2017
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PALERMO – Sono iniziate le grandi manovre in vista delle elezioni comunali del 2017 che vedranno, ancora una volta, Leoluca Orlando in prima linea. Il Professore ha ormai deciso: al prossimo appuntamento con le urne ci sarà anche lui, visto che la legislatura regionale sembra ormai avviata a seguire la scadenza naturale. A meno di clamorose sorprese, quindi, il capoluogo sarà chiamato a rinnovare sindaco e consiglio in primavera, mentre per la Regione se ne parlerà ad autunno del 2017.

Due partite legate indissolubilmente, sia per Orlando che per gli altri partiti dentro cui sono iniziate le trattative per la poltrona di piazza Pretoria: circolano già i primi nomi e il sindaco non vuole farsi trovare impreparato. Sarà anche per questo che giovedì sera ha incontrato la sua maggioranza, ieri ha bissato a Sala delle Lapidi allargando la riunione anche alla giunta e tra Natale e inizio 2016 comprenderà i presidenti delle società partecipate. Un processo a tappe forzate che dovrebbe intensificarsi l’anno prossimo e nel 2017: un anno e mezzo per convincere i palermitani della bontà di quanto fatto.

Gli orlandiani, però, devono fare i conti con non pochi problemi. L’Aula adesso affronterà il bilancio e, presumibilmente a metà dicembre, toccherà al contratto di servizio Amat: la promessa è quella di far partire il tram entro il 2015 e disattenderla sarebbe un pessimo segnale. Il sindaco ha ammesso qualche tensione all’interno della propria squadra di governo e ha chiesto di serrare le file: nessun assessore potrà candidarsi al consiglio comunale e quindi è inutile immaginare una “concorrenza” tra assessori e inquilini di Palazzo delle Aquile. Insomma, l’ordine è stop alle polemiche: in giunta, tra consiglieri, tra giunta e consiglio. Discorso a parte verrà fatto per i rapporti a volte tesi con gli uffici, si vedano i pareri negativi agli emendamenti al Piano triennale delle opere pubbliche presentati dalla stessa amministrazione.

Il sindaco, nel suo discorso ai fedelissimi, ha puntato tutto sul tram, le grandi opere, il percorso Unesco, il salvataggio delle partecipate: risultati a volte poco percepiti dai palermitani e che, per essere perfezionati, avrebbero bisogno di altri 5 anni. L’ordine di scuderia è quello di una maggiore collaborazione tra giunta e consiglio: gli assessori dovranno coinvolgere gli inquilini di piazza Pretoria nella preparazione delle delibere e nelle iniziative sul territorio, prevedendo assemblee pubbliche secondo un preciso programma. Anche perché i consiglieri, ieri, hanno mandato un messaggio chiaro: in questi tre anni hanno approvato atti di peso e discutibili solo per fedeltà al sindaco. Insomma, gli assessori non hanno di cosa lamentarsi.

La buona notizia, per il Professore, è che i suoi fedelissimi, al momento, appaiono compatti: i 20 consiglieri si ricandideranno e l’entourage prevede che anche qualcun altro, che ha abbandonato la nave, possa tornare a bordo. Cosa non da poco, se si paragona a quanto invece succede alla Regione. La corsa per la prossima campagna elettorale è in pratica partita e il sindaco è deciso a scaldare i motori, bruciando sul tempo possibili concorrenti. Il sogno e’ quello di vincere le comunali e lanciare poi la volata alla ipotizzata lista dei sindaci alle regionali.


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