Politica

Partecipate, Corte dei conti, mal di pancia: ora tocca al Consiglio

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21 Ottobre 2024, 05:01

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CATANIA – Non sono passate inosservate le smorfie del presidente del consiglio comunale di Catania durante la relazione annuale del primo cittadino, Enrico Trantino. Tant’è che qualcuno ha confezionato una gif divertente da fare circolare nelle chat dei telefoni cellulari. “Ma è stata una smorfia soltanto…” si difende Sebastiano Anastasi. “Non è così…” precisiamo noi.

Scontro istituzionale?

Qual è il punto: uno scontro istituzionale o un bisticcio politico? “Per fortuna il sindaco è un uomo dotato di grande humour e una persona davvero perbene. E sull’episodio abbiamo poi riso parecchio” ci ha detto il presidente del consiglio comunale mentre sta sfogliando una copia del regolamento d’aula posto in grande evidenza sulla scrivania.

E continua: “C’è un punto sul quale sono però intransigente: il rispetto delle prerogative del Consiglio e delle sue regole” ci ha detto con sguardo severo.

Il regolamento non prevede la replica del sindaco alle parole dei consiglieri. Ogni regolamento, ovviamente, può essere mutato, ma serve un’iniziativa delle forze presenti in aula che non c’è stata. Questo passaggio lo avevamo chiarito anche privatamente, per questo mi sono irrigidito davanti al fatto che veniva detto che non gli era concesso di replicare. Ecco tutto”.

Perché tanta rigidità? “Noi chiediamo tanti sacrifici ai cittadini: il pagamento della Tari, che è la più alta d’Italia, ordine, decoro e un cambio di passo complessivo. Le regole sono regole, anche per noi politici. E l’esempio deve partire da noi”.  

L’agenda del Consiglio

Riavvolgiamo il nastro e partiamo da qui. Dal Consiglio comunale e da alcuni passaggi fondamentali che si sono consumati e consumeranno all’interno dell’aula da qui a breve. Mercoledì scorso, in via straordinaria, l’aula si è riunita per discutere del Risanamento di San Berillo (ovvero, di corso dei Martiri).  

Ecco Anastasi: “Sono soddisfatto, anzi soddisfattissimo, della dialettica tra Consiglio comunale e Amministrazione. Seppur tra le differenze politiche, l’aula ha trovato il minimo comune multiplo nel sentire della Città. Ovvero, un Consiglio che sa chiedere, rompere le scatole e pretendere risposte. Il consiglio su corso dei Martiri ha inoltre palesato la capacità dell’aula di fornire proposte”.

Prossimo snodo sarà il dibattito sul Piano urbanistico generale (Pug), che non prevede però un voto del Consiglio. La data è quella del 30 ottobre prossimo, un appuntamento fissato per dar continuità al rapporto di dialogo con l’Amministrazione e viceversa.

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La nuova legge regionale – ci spiega – ha depauperato il consiglio dalle precedenti prerogative sullo strumento urbanistico, nonostante ciò, la Giunta ha preferito, prima di avviare il confronto con la città, discuterne con l’aula. Bene. È un passaggio importante, perché – sottolinea Anastasi – il futuro di porto e aeroporto non può essere slegato dal resto della città e il Pug non può fungere da sanatoria generale. La politica deve armonizzare i processi”.

E ribadisce un principio: “Non dobbiamo avvicinarci allo strumento del Pug con dei preconcetti: privato non vuol dire necessariamente speculazione, ma non si può neanche dire sempre di sì purché si faccia qualcosa. Bisogna armonizzare le posizioni e puntare all’ecosostenibilità e all’innalzamento della qualità della vita dei cittadini”.

Corte dei Conti e Dup

Il consiglio comunale è stato, in questa fase, il teatro dove sono emersi i mal di pancia degli esponenti della maggioranza. Ciò è avvenuto, in particolare, durante il voto per il documento unico di programmazione. Intanto, sempre sul Consiglio, è arrivato il fardello circa le “molte criticità rilevate” dalla Corte dei conti. “Non ci possono essere riverberi politici su queste questioni, e l’aula lo sa bene, perché riguardano l’Amministrazione pura. Faremo il nostro dovere” tiene la barra dritta Anastasi.  

“Una cosa è certa – aggiunge – paghiamo il fatto che la pianta organica è ridotta all’osso, i nostri dirigenti apicali, che stanno facendo un gran lavoro, sono necessariamente sotto stress e, in questo clima è normale che l’errore possa sempre scappare. Un problema che non possiamo più sottovalutare”.

Partecipate

Il dossier sulle Partecipate arriva a uno snodo fondamentale, a un anno e mezzo dalle elezioni che hanno eletto Trantino. I vertici di Multiservizi sono stati decapitati e si attende che le forze politiche possano trovare l’intesa sulla governance di tutte le altre.

Il sindacato Ugl ha parlato di “spettacolo indecoroso”. Anastasi però non ci sta: “Le organizzazioni del lavoro hanno sempre svolto un lavoro importante per la città e sono fondamentali, ma questo è un giudizio ingeneroso” ha detto.

“Il dibattito attuale mi sembra fisiologico ed è encomiabile che il sindaco abbia voluto dialogare con i capigruppo” ha aggiunto il presidente. “In questo ultimo anno, le partecipate hanno lavorato tantissimo. Ci sono state proroghe e assunzioni. Penso, in particolare, ad Amts che ha avviato delle vere e proprie rivoluzioni circa i servizi. Non è un dato politico di poco conto”.

C’è che “molti vertici sono in scadenza naturale, i suoi componenti sono espressione di un momento specifico legato all’elezione dell’ex primo cittadino, che è esponente del partito dell’attuale sindaco. Normale che oggi ci siano delle fibrillazioni. Il consiglio sarà propositivo anche in tal senso, speriamo però che si faccia presto”.

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21 Ottobre 2024, 05:01

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