01 Maggio 2020, 15:32
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Messo da parte l’articolo 8, il più corposo della manovra, in attesa di trovare una intesa, l’Assemblea procede con l’esame della Finanziaria regionale. In mattinata approvati due articoli. Il primo prevede uno stanziamento da 46 milioni destinato alla ricapitalizzazione delle società partecipate della Regione, una somma non superiore a 25 milioni per Riscossione Sicilia. Un intervento, questo, frutto anche proposto dalla deputata Marianna Caronia (Lega), che sottolinea “l’importanza di garantire il pagamento degli stipendi, quindi i servizi erogati”, ma allo stesso tempo ribadisce che “resta comunque il tema del futuro dei dipendenti e della riscossione in Sicilia, che può essere risolto solo con la concentrazione di servizi e personale nella neonata Ader”, cioè l’agenzia nazionale. La norma prevede poi un contributo da 5 milioni destinato ai siti Unesco siciliani e alla Fondazione Federico II, articolo del quale lo stesso presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha rivendicato la paternità: “E’ un ristoro necessario per il patrimonio dell’Unesco, grande attrattiva culturale, penalizzato dall’assenza di turisti a causa dell’epidemia del Coronavirus”, ha detto il commissario regionale di Forza Italia. E il provvedimento che è stato salutato con favore anche dall’opposizione.
“Il contributo regionale ai siti Unesco dell’isola – dichiara il deputato Pd Anthony Barbagallo che ha presentato, come il M5s, un emendamento per estendere la norma a tutti i siti Unesco e non solo ad alcuni complessi, come era inizialmente nel testo – é un atto dovuto al sostegno alla ricchezza culturale e naturalistica della Sicilia riconosciuta anche dalla organizzazione internazionale di tutela del patrimonio. Il pd ha dato un contributo importante all’approvazione dell’emendamento con la consapevolezza che in un momento di grave crisi per il settore turistico è importante puntare sull’immenso patrimonio che la nostra regione Sicilia”. Come detto, l’estensione a tutti i siti Unesco è stata rivendicata anche dal Movimento cinque stelle che ha presentato un emendamento con la deputata Zafarana come prima firmataria.
Il secondo articolo approvato invece autorizza la Regione a effettuare interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli immobili del patrimonio e del demanio regionale. Per questa misura è stata prevista una somma pari a 50 milioni di euro. Altri cinque milioni serviranno invece per il rifacimento delle facciate.
Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è tornato il voto segreto. Alla richiesta dell’opposizione, però, non si è sentita nessuna particolare protesta dei partiti di maggioranza che eppure, sempre due giorni fa avevano lamentato l’utilizzo di questo strumento attraverso un comunicato congiunto di “supporto” al presidente della Regione Musumeci.
Per la cronaca, la richiesta avanzata dalle opposizioni è stata respinta. E a Sala d’Ercole sembra fare capolino, se non una nuova maggioranza, una sorta di intesa tra i partiti di centrodestra e frange del Movimento Cinque stelle che appaiono più “dialoganti” col governo.
Un dato che certifica una spaccatura più o meno profonda nel Movimento è rintracciabile negli stessi emendamenti presentati alla Finanziaria. Emendamenti identici, infatti, (ad esempio quelli che chiedono solo di sopprimere un articolo o un comma) sono stati presentati da due o più “gruppi” di grillini all’Ars, al contrario di quanto avveniva in passato, quando il gruppo di muoveva come un corpo unico.
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01 Maggio 2020, 15:32