Partecipate, via alle assunzioni| Sono oltre 300 i posti vacanti - Live Sicilia

Partecipate, via alle assunzioni| Sono oltre 300 i posti vacanti

Autisti, addetti alla differenziata, ingegneri e giornalisti. La giunta sblocca mobilità e concorsi

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Il comune di Palermo torna ad assumere. O meglio, lo fanno le sue società partecipate di cui Palazzo delle Aquile ha approvato i piani triennali del fabbisogno: la delibera di giunta approvata lunedì scorso dà infatti il via libera al reclutamento di forze fresche nei ranghi di Amap, Amat, Amg e Rap per un totale di 320 posti e 14 milioni di euro circa da spendere.

In realtà buona parte di questi “buchi” d’organico (tranne gli autisti Amat) saranno colmati dalla mobilità interna fra aziende, il che vuol dire da Reset, così come stabilito da una nota firmata dal sindaco Leoluca Orlando in persona. Per sabato prossimo è stato già convocato un incontro con i sindacati, ma la macchina è già partita; il resto dei posti che resterà scoperto andrà a concorso pubblico ma solo l’anno prossimo e deficit strutturale permettendo. Dalla partita resta fuori la Sispi: non solo non raggiunge gli standard previsti per il turn over, ma presenta anche “un lieve disallineamento” tra cessati e assunti. Reset invece non ha presentato il piano, né ha approvato i budget ma è chiaro che in questo caso dovrà cedere personale e non assumerne.

Proprio per evitare il blocco dovuto al deficit strutturale del Comune, le aziende dovranno attivarsi subito e procedere con la mobilità scorporando il 2019 dai seguenti anni. Amap potrà assumere tre dirigenti tecnici, sette quadri (tre tecnici e quattro amministrativi) e 10 funzionari (di cui cinque tecnici), per un totale di 20 unità, anche se la nuova dimensione metropolitana richiederebbe almeno 300 persone in più.

Amat procederà a 121 assunzioni, ossia 100 autisti (quelli del bando già in corso e quindi esterni), il direttore generale, il direttore del tram, un avvocato, un perito informatico, un addetto ai social media, tre ingegneri meccatronici, un ingegnere informatico, un esperto in economia, 10 addetti alle officine e un giornalista. Amg punta a 27 assunzioni per i livelli 2, 3 e 4 da impiegare nella direzione generale, in quella reti gas, pubblica illuminazione e logistica. Rap fa la parte del leone con 152 assunzioni: 77 addetti alla differenziata, 30 allo spazzamento meccanizzato, 12 per svuotare i cestini e 33 per l’indifferenziato. Su 152 posti, oltre 90 saranno coperti subito con personale Reset ma si tiene conto anche delle 80 unità impegnate oggi nelle sedi giudiziarie e che dal 2020 verranno impiegate in altri servizi.

In realtà le aziende spenderanno meno di quanto potrebbero: Amap ha infatti una capacità assunzionale di 4,5 milioni ma prevede di spenderne solo 3,9 (di cui 200 mila euro per progressioni); Amat potrebbe sopportare una spesa di 4,6 milioni ma risparmierà 430 mila euro; Rap potrebbe spendere 6,1 milioni ma si limiterà a 4,8, tutti per assunzioni. Unica eccezione Amg che, con un tetto di quasi 1,2 milioni, prevede di spendere 947 mila euro per assunzioni e 236 mila per adeguamenti contrattuali, risparmiando solo 8 mila euro. Una tendenza al risparmio dettata dalle norme che impongono il limite della capacità assunzionale (puoi spendere solo quanto hai già risparmiato), il limite del 20% della spesa per il turn over da destinare alle progressioni e agli adeguamenti, l’obbligo di ridurre nel complesso la spesa per il personale. La buona notizia è che adesso è possibile reinvestire il 100% dei risparmi dovuti ai pensionamenti e non più solo un quarto, come era fino al 2018.

“Alcune società partecipate hanno bisogno di rimpolpare i propri organici e questa delibera sblocca finalmente un processo atteso da anni – commentano Gianluca Colombino, segretario provinciale Cisal Palermo, e Giuseppe Badagliacca, segretario provinciale Fiadel Cisal – Siamo soddisfatti soprattutto della precedenza accordata alla mobilità tra società, che lenisce le problematiche della Reset, così come chiedevamo da tempo: si tratta in questo caso di personale in sofferenza e con salari bassissimi a cui va data una boccata d’ossigeno. Rap ha bisogno di forze fresche che consentano di migliorare i servizi, così come Amat di autisti per garantire le corse di autobus e tram. L’obiettivo di tutti deve essere quello di offrire servizi efficienti alla città razionalizzando la spesa in un momento difficile come questo. Auspichiamo che l’incontro con l’amministrazione comunale consenta di approfondire l’intero progetto”.

“Ormai sembra definito il percorso di razionalizzazione di risorse umane ed economiche che lo abbiamo da sempre proposto sin dall’inizio della vertenza Gesip – dice Salvo Barone, segretario generale del sindacato Asia – Che ci sia una mancanza di personale era palese, così come è palese la necessità di migliorare i servizi offerti alla cittadinanza. Ed è fisiologico che le carenze in organico non possono che creare disservizi, così come è fisiologico che il primo step di incremento della forza lavoro, deve passare obbligatoriamente dai dipendenti della Reset. Si attivi immediatamente la procedura di mobilità orizzontale e contestualmente si trasformino i contratti di lavoro di chi resterà in Reset da part-time a full-time, anche perché l’operazione sarebbe a costo zero per l’azienda, visto che le risorse economiche necessarie sarebbero proprio frutto delle economie derivanti dalla mobilità. Sarebbe la volta buona di rivedere anche il contratto di servizio tra comune e Reset, per quelle attività non bene definite contrattualmente, come canile e cimiteri, che da un lato darebbe le dovute gratificazioni ai lavoratori e dall’altro eviterebbe che l’azienda svolga operatività al limite del regolamento”.

Le aziende, nei rispettivi piani, hanno già messo le mani avanti sul futuro: Amap chiede almeno 300 unità, Amat spera nel 2020 di poter assumere altri 43 autisti e nel 2021 di reclutare 70 autisti e 31 addetti alle officine, oltre a un giornalista e un capo redattore. Rap e Amg non hanno nemmeno fatto i conti, vista l’incertezza sul futuro, ma l’azienda guidata da Giuseppe Norata ha già messo in preventivo l’assunzione di due dirigenti tecnici.

Tutto liscio, dunque? Non proprio. La Ragioneria generale ha infatti segnalato, con una apposita nota, che le aziende non vantano conti in ordine: Amat ha approvato il bilancio 2018 con una ulteriore perdita di quasi cinque milioni, Rap nel 2018 ha una perdita di 12 milioni, Amap ha ancora il problema della querelle col Comune sulle caditoie e Amg è in bilico, visto che l’affidamento di distribuzione del gas dovrà essere oggetto di una gara pubblica. “L’andamento delle gestioni societarie – si legge nella nota del Ragioniere generale – comporta riflessi perturbativi diretti degli equilibri di bilancio e necessita pertanto di un costante monitoraggio”. Insomma, non è tutto oro quel che luccica e la speranza è che la condizione di deficit strutturale, i cui effetti si avvertiranno nel 2020, non metta i bastoni fra le ruote anche alle aziende.

LE REAZIONI

“L’attivazione dei processi di mobilità e dei concorsi sono un segnale importante per le partecipate, che potranno così offrire servizi sempre più efficienti, ma soprattutto per i palermitani che hanno diritto a una città pulita, ben illuminata e con collegamenti puntuali – dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd – Ci auguriamo che le procedure si svolgano in tempi rapidissimi, di concerto con le organizzazioni sindacali. Siamo inoltre soddisfatti della corsia preferenziale data a Reset”.

“Il sistema delle società partecipate del comune di Palermo ha bisogno di una complessiva riorganizzazione, che passa soprattutto da una razionalizzazione delle spese e delle risorse umane – dice Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Lo sblocco delle procedure di mobilità fra aziende permetterà di sopperire alle esigenze delle singole società, Amat e Rap in primis, e di alleggerire i costi di Reset con un’operazione complessiva da cui trarranno benefici i lavoratori ma anche tutti i cittadini. Completata questa fase, bisognerà però aprire ai concorsi pubblici: troppi giovani attendono di avere una possibilità in casa propria, prima di abbandonare la Sicilia per cercare fortuna altrove”.

“Apprezzamento  nei confronti dell’assessore al Personale Fabio Giambrone – dice Ottavio Zacco di Sicilia Futura – per l’approvazione del fabbisogno del personale da inserire nelle piante organiche delle aziende partecipate ed in particolar modo per aver concluso l’iter che permetterà la mobilità del personale Reset verso Rap, atto propedeutico per dare un immediato riscontro alla città su servizi fondamentali per il decoro e l’igiene come il servizio di spazzamento, diventato un miraggio a seguito della mancanza di personale addetto e chiede di  valutare l’opportunità di azzerare la graduatoria del personale Reset verso Rap prevedendo il passaggio di tutti i dipendenti che hanno chiesto la mobilità. Adesso occorre iniziare il percorso per stipulare i nuovi contratti di servizio, così da poter togliere la manutenzione stradale e dei marciapiedi a Rap e iniziare con un piano serio di manutenzione che manca da anni e regolamentare definitivamente tutti i servizi che svolge Reset riconoscendo figure professionali importanti come i seppellitori, come già chiesto al sindaco e all’assessore Giambrone”.

*Aggiornamento

“Il piano delle assunzioni e degli adeguamenti contrattuali delle partecipate – afferma il sindaco, Leoluca Orlando, in una nota – è il punto di arrivo di un lungo percorso, cominciato sette anni fa con il salvataggio dei lavoratori e dei servizi allora gestiti da Amia e da Gesip e proseguito con l’adozione degli strumenti finanziari consolidati che hanno fatto chiarezza sullo stato di salute del sistema Comune-Partecipate nel suo complesso”. Secondo Orlando si tratta di “un percorso che, nonostante in questi anni le aziende siano state ingessate da norme nazionali sulle assunzioni troppo rigide e unicamente mirate al contenimento della spesa, permette ora di guardare al futuro, sempre con attenzione – aggiunge – alla sostenibilità finanziaria del sistema nel suo complesso, al riconoscimento di diritti, doveri e professionalità dei lavoratori, al miglioramento dei servizi per i cittadini. Sono gli stessi principi applicati fino ad ora e che saranno applicati nei prossimi mesi al percorso di stabilizzazione dei lavoratori del Comune e, anche per l’Amministrazione, per le nuove assunzioni”.


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