29 Marzo 2016, 12:41
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PALERMO – Le misure ‘Palermo pulita, io raccolgo la sfida’ sono bastate. Perché i palermitani hanno raccolto la sfida di una città pulita e anche i rifiuti per rendere tutto questo possibile. Così le scampagnate di Pasqua e Pasquetta nel nuovissimo Parco della Favorita sono state superate a pieni voti. A fine giornata, nonostante il capannello di gente che, come ogni anno, si è ritrovato a trascorrere le feste nel parco, tutto è rimasto in ordine. Intorno solo qualche sacchetto, alcune cartacce appallottolate e un paio di bottiglie di birra. Le 4 tonnellate di rifiuti prodotti, invece, sono state consegnate all’interno di grandi sacchi per i rifiuti e prontamente smaltite dalla Rap.
Un bilancio più che positivo con risultati ben oltre le aspettative per il tradizionale weekend di Pasqua. La Rap, d’altronde, non si è neppure fatta trovare impreparata, implementando il servizio di raccolta rifiuti. Sono stati posizionati, infatti, oltre 50 cassonetti in viale Diana e viale Ercole e più di 80 bidoni carrellati all’interno delle varie pinete. Durante tutta la giornata, poi, sono stati distribuiti in loco sacchi per la spazzatura, necessari per mantenere buone le condizioni del parco appena rimesso a nuovo, fino a quando gli autocarri a vasca della Rap non hanno smaltito i residui delle scampagnate. E tutto è tornato come prima.
Una Favorita nuova di zecca, dal mattino alla sera. Perché pulita era e pulita è rimasta nonostante l’‘arrostuta’ delle feste, la stessa che negli anni scorsi l’ha ridotta a un colabrodo. Quest’anno però non c’è stato tempo per il tappeto di rifiuti. Una strategia vincente quella del neo presidente della Rap Roberto Dolce. “Questa mattina sono andato personalmente a verificare lo stato dei luoghi – spiega -. Gli operatori erano già in campo per definire lo svuotamento e la pulizia dell’area intorno alla pineta. Sono stati ritirati i carrellati, quasi uno per ogni famiglia, e svuotati i cassonetti. Solo nel parco della Favorita sono stati smaltiti 4mila chili di rifiuti. E nel pomeriggio la Rap interverrà nell’area di Montepellegrino”.
Il campo minato di rifiuti per quest’anno può attendere. Famiglie diligenti e civili hanno lasciato il parco pulito, godendosi la giornata di divertimento tra un barbecue e un po’ di sole. “In vista della Pasquetta invitiamo i palermitani a venire ma a essere civili – aveva detto il sindaco Leoluca Orlando alla presentazione del nuovo parco -. Adesso non c’è un foglio di carta per terra. Stavolta ci abbiamo pensato noi, come amministrazioni e partecipate, da adesso però dobbiamo pensarci tutti e averne cura tutti”. Segno che la sfida per stavolta è stata davvero raccolta. Adesso si attendono le conferme per le scampagnate del 25 aprile e dell’1 maggio, ma una prima inversione di rotta sembrerebbe essere stata già registrata.
“Abbiamo finalmente ottenuto a Palermo che lo straordinario divenisse ordinario – precisa il sindaco Leoluca Orlando -. Abbiamo finalmente reso evidente che solo una ‘alleanza’ fra cittadini, amministrazione comunale e aziende può rendere migliore, più vivibile per i palermitani e più accogliente per i turisti la nostra città. I palermitani che a migliaia hanno affollato le pinete e il parco della Favorita hanno trovato delle pinete e un parco perfettamente puliti e perfettamente fruibili. Hanno trovato decine di contenitori piccoli e grandi per lasciare i rifiuti alla fine della tradizionale scampagnata. E li hanno utilizzati, come è normale che avvenga in una città normale e civile. Questo ‘miracolo di normalità’ è avvenuto non solo alla Favorita, ma anche a Mondello, in piazza Verdi, in piazza Marina, in piazza Castelnuovo, lungo il Cassaro, lungo via Maqueda; in tutti quei luoghi che, non a caso, presi letteralmente d’assalto da migliaia di turisti e di palermitani. È la vittoria di un modello, adottato prima lungo la circonvallazione, poi alla Favorita e a breve in diverse zone della città, che con interventi massicci e mirati toglie di mezzo qualsiasi scusa, rende evidente che l’impegno dell’amministrazione e delle sue aziende c’è ma può avere effetti duraturi solo se i cittadini collaborano e si riappropriano di ogni spazio come di un ‘proprio’ spazio di cui si prendono cura”.
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29 Marzo 2016, 12:41