Passaporto falso |Arrestato un trentottenne

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28 Novembre 2016, 19:29

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CATANIA – Ancora un arresto messo a segno dalla Squadra di Polizia di Frontiera Aerea nella giornata di ieri. Nello specifico, durante un’attività di verifica documentale nei confronti dei passeggeri di un volo proveniente da Istanbul, veniva controllato un cittadino della Repubblica Ceca che esibiva un passaporto ordinario ceco in corso di validità. Gli operatori si insospettivano riguardo alla genuinità di tale documento, in particolar modo attenzionando la pagina dei dati anagrafici che non corrispondeva alla norma.

Dai controlli effettuati in seconda linea e dagli approfondimenti investigativi svolti tramite gli strumenti in dotazione a questo Ufficio, si poteva riscontrare come l’intuizione investigativa fosse fondata in quanto il documento presentava diverse anomalie riguardanti proprio la pagina anagrafica che non corrispondeva all’originale; inoltre l’esposizione ai raggi ultra-violetti evidenziava tracce di colla, indicatrici di probabili manomissioni.

Gli operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie analisi, procedevano a perquisizione personale del soggetto estendendo la stessa al bagaglio al seguito e rinvenendo, celati all’interno di quest’ultimo, un passaporto marocchino intestato a Bakhri Miloud classe ’78, una carta di Identità italiana ed un permesso di soggiorno italiano sempre intestati al medesimo Bakhri.

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Anche in questo caso, gli scrupolosi esami svolti hanno consentito di appurare la falsità del permesso di soggiorno e la provenienza furtiva della carta di identità italiana (rubata presso un comune del napoletano qualche anno addietro). Il passaporto marocchino risultava essere genuino ed unitamente al fotosegnalamento dattiloscopico consentiva di confermare l’identità del soggetto, cittadino marocchino già conosciuto dagli archivi di Polizia per precedenti legati allo spaccio di stupefacenti e con una inibizione a fare rientro nel territorio italiano a seguito di espulsione.

Pertanto, il Bakhiri Miloud veniva tratto in arresto perché colto nell’atto di commettere il delitto di cui all’art. 497bis del C.P. (detenzione di atto falso), art. 5 comma 8bis del D.Legs. 286/98 (uso di permesso di soggiorno falso) e art. 648 C.P. (ricettazione). L’arrestato, su disposizione del Sost. Procuratore di turno, veniva tradotto presso il carcere di Piazza Lanza in Catania.

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28 Novembre 2016, 19:29

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