06 Maggio 2016, 15:12
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PALERMO – La Targa Florio ha aperto i battenti della centesima edizione ieri con le auto classiche e non scese in passerella fra l’Università e piazza Verdi davanti il Teatro Massimo. Oggi sarà il turno degli appassionati di Rally gustarsi invece, nella medesima location, lo spettacolo delle auto che parteciperanno alle prove in programma fra le Madonie e i comuni che storicamente hanno ospitato negli anni la Targa Florio.
Più che prevedibile, come già accaduto nella passata edizione, attendersi la ressa del pubblico di Palermo già nel primo pomeriggio per guardare da vicino ad esempio la Peugeot 208 della coppia Andreussi-Andreucci, chiamata alla conquista del decimo sigillo nella corsa siciliana, o per il beniamino del popolo di casa Totò Riolo. A destare il maggior fascino restano comunque le strade e i percorsi su cui si correrà per la terza prova del campionato rally italiano che dopo Ciocco e Sanremo metterà i piloti faccia a faccia con le storiche curve che si arrampicano sulle Madonie. Come punto di partenza scelto per l’inizio di questa edizione del centenario Collesano avrà l’onore di vedere abbassarsi la prima bandiera a scacchi.
Il comune del palermitano, così come Cerda, ospita uno dei più importanti musei della Targa Florio, inaugurato nel 2004, che al suo interno fa rivivere a pieno, grazie all’esposizione di foto, documenti, tute e caschi di tutte le epoche, la gloriosa tradizione della corsa prima pensata e poi messa su strada da Vincenzo Florio. Tra gli oggetti più prestigiosi esposti anche la prima Targa Florio realizzata dal francese Lalique. Un cimelio che mai come oggi, in una frazione di pochi chilometri che si disputerà in notturna, evoca i fasti di un glorioso passato.
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06 Maggio 2016, 15:12