11 Settembre 2014, 08:15
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Catania – “PASSI DOPO PASSI”, la settimana internazionale della danza “Premio Città di Catania”, in programma dal 14 al 21 settembre, chiama a raccolta gli appassionati di danza siciliani in trepidante attesa di esibirsi con le grandi stelle del panorama internazionale. Col patrocinio gratuito di Comune, Università e Teatro Massimo Bellini. Tutto pronto per la kermesse “PASSI DOPO PASSI”, la settimana internazionale della danza “Premio Città di Catania”, che si svolgerà dal 14 al 21 settembre. L’obiettivo è quello di realizzare proprio nella nostra calorosa ed ospitale città un grande palcoscenico per la danza internazionale, interpretata attraverso la presentazione di libri, una grande mostra fotografica, una video rassegna e le proiezioni dei più famosi danzatori degli ultimi quarant’anni. Con il galà finale “Le quattro stagioni” eseguito in chiave contemporanea dalla Dance Company del maestro Alex Atzewi.
Nomi prestigiosi nel panorama internazionale, infatti, si avvicenderanno attraverso lezioni e master class dedicando energia e professionalità a quanti vorranno perfezionare le tecniche di danza classica, contemporanea e moderna. La giuria sarà composta da Oxana Kichenko (dal Bolshoi di Mosca), Paco Dècina (italiano naturalizzato parigino, satr del contemporaneo), Ana Oka, Alex Atzewi (titolare di una compagnia emergente ma già ben accreditata), Elias Garcia Herrera (direttore del noto IBstage di Barcellona) e Stefano Forti. Per la stampa, Francesca Camponero si preoccuperà di giudicare e assegnare premi per le sezioni del concorso internazionale con galà per gruppi, coreografi e giovani danzatori provenienti da tutta Europa. La rassegna vuole rappresentare la sede di diverse opportunità da cogliere: la partecipazione alle audizioni dei prossimi giorni, infatti, è un trampolino di lancio per i giovani talentuosi ma economicamente impossibilitati ad iniziare un percorso all’estero, dove, si sa, le occasioni non mancano. I media, e la tv in generale, promuovono la danza, falsandola al tempo stesso. Perchè danza non è solo riflettori.
Il direttore artistico Rossana Tortora, da ex tersicorea vanta una lunga esperienza didattico-formativa nel settore, già responsabile dell’associazione culturale “Movimento Danza”, tra le realtà più consolidate nella realtà catanese, da sempre impegnata a “sfornare” talenti oggi in giro per il mondo. Come Alessia Giustolisi, nella compagnia a Lisbona o Benedetta Pardo, a Berlino. Nonostante i silenzi delle istituzioni che sembra abbiano mollato la presa alla cultura, le insistenti sollecitazioni dei maestri e dei docenti hanno spinto Rossana Tortora a assumere una vera e propria sfida. “Con l’augurio – afferma – che i giovani riescano a cogliere i sacrifici sostenuti e, quindi, il senso dell’evento. La loro partecipazione attiva ci ricompenserà delle difficoltà riscontrate”.
Che momento vive la danza? “L’interesse nei confronti di questa forma d’arte è cresciuto a dismisura. Le Istituzioni, ahimè, non assecondano ciò, laddove si impegnano nei tagli ai fondi e, quindi, ai posti di lavoro. A ciò – continua – si aggiunga la scarsa competenza, l’improvvisazione, una professionalità scadente di chi lavora nel settore: tutto ciò deprime il mondo della danza. Ecco perché ritengo estremamente importante lo sponsor, funzionale al sostentamento delle compagnie, vere e proprie imprese”. Alta preparazione degli insegnanti, da una parte, quindi, e caratteristiche specifiche – il cosiddetto physique du role – del ballerino dall’altra. “Purtroppo – spiega – molti alunni interrompono gli studi di ballo a causa del costo che un trasferimento all’estero, comporterebbe. Noi adulti – conclude – dobbiamo creare le condizioni perché un giovane diventi un adulto felice, in grado di realizzare il suo sogno: essere un artista”.
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11 Settembre 2014, 08:15