23 Maggio 2013, 07:40
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ENNA – E’ stata chiamata operazione “guida insicura”. Quattro persone sono state arrestate a Enna ai domiciliari, mentre per uno è scattato il divieto temporaneo di esercitare attività di autoscuola. Farebbero parte di un’associazione a delinquere finalizzata al rilascio di patenti facili dietro corrispettivo di denaro. Sarebbero decine gli indagati. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere, al concorso in truffa aggravata, falso, sostituzione di persona e uso di documento contraffatto: gli indagati, tra cui alcuni titolari di scuole guida e numerosi iscritti, avrebbero prodotto certificati medici e documenti di identità falsi per ingannare i funzionari della Motorizzazione Civile e riuscire a conseguire la patente di guida. Nel corso dell’operazione si sta procedendo al sequestro di circa 10 sedi ed agenzie di autoscuole e di macchine. A rischio numerose patenti di guida già rilasciate.
Sono circa 60 gli indagati nell’ambito dell’operazione “Guida insicura”. Tre titolari di autoscuole sono stati arrestati e posti ai domiciliari: Giuseppe Muscarà, 48 anni, titolare di autoscuole con sede a Piazza Armerina (EN), Barrafranca (EN), Leonforte (EN), San Michele di Ganzaria (CT) e San Cono (CT); Antonino Lambusta, 50 anni, gestore dell’autoscuola “Il Sorpasso” con sede a Valguarnera Caropepe (EN); Salvatore Roccazzella, 20 anni mentre Eros, Crisafulli, 28 anni, titolare di omonime autoscuole a Enna, Valguarnera Caropepe e Leonforte è stato arrestato perche durante la perquisizione sono stati trovati 17 ovuli contenenti marijuana e un barattolo con 3,1 grammi della stessa sostanza. La misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività di autoscuola è stata, invece, applicata a Pietro Paolo Di Bilio, 25 anni, titolare della scuola guida “Vulcano” con sede a Caltagirone (CT).
La Procura ha anche disposto il sequestro dei locali e di tutti i beni aziendali. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marco Di Mauro e condotte dalla squadra mobile e dall’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Enna. Già in passato, nell’ambito dell’operazione denominata “94%”, condotta nel luglio 2007 dalla Mobile e dalla Digos di Enna, Lambusta era stato arrestato, mentre Crisafulli, insieme al padre e alla sorella, erano stati coinvolti nell’inchiesta. Non solo i candidati venivano sostituiti sicuramente dal Roccazzella, ma erano persino esenti dal sostenere l’obbligatoria visita medica perche Lambusta provvedeva a predisporre certificati medici falsi o contraffatti rilasciati a firma di professionisti ignari ed operanti in altri centri. Risultano indagati alcuni dei funzionari esaminatori della Motorizzazione civile di Enna. Il costo per ottenere la patente si aggirava intorno ai 2.000 euro da pagare in contanti. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 10 agenzie riferibili alle autoscuole di cui gli indagati risultano essere titolari e/o gestori.
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23 Maggio 2013, 07:40