Catania

Paternò, “insospettabile” fermato con l’accusa di detenzione e spaccio

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01 Marzo 2021, 14:20

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PATERNO’. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia locale, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, hanno arrestato il 63enne Giuseppe Meci, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La ricostruzione dei militari

La sua abitazione in via Dei Platani era diventata un punto “nevralgico” per i militari del Nucleo Operativo, molte erano infatti le segnalazioni loro pervenute e gli avvistamenti effettuati per riscontrare quanto informalmente acquisito.
I militari lo hanno così messo al centro della loro attenzione fino a quando, certi di andare a segno insieme ai loro colleghi “Cacciatori”, hanno suonato alla sua porta dell’impiegato che fino a quel momento risultava loro essere “irreprensibile”.

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Ma i dubbi sono immediatamente sorti quando il 63enne, anziché aprire la porta, tergiversava attardandosi evidentemente per evitare l’ingresso dei militari.
L’uomo aveva tentato di sviare l’attenzione dei militari fornendo loro un barattolo contenente una piccola quantità di marijuana, giustificandone così il possesso per un uso personale. Tuttavia i carabinieri hanno invece voluto verificare personalmente tutto l’appartamento, garage compreso.
Il 63enne aveva nascosto ben 10 ulteriori involucri anch’essi contenenti marijuana per un peso complessivo di poco oltre i due chilogrammi disseminandoli nelle stanze dell’appartamento e nel garage, quindi hanno trovato l’immancabile bilancia per grossi quantitativi ed un’altra di precisione per il confezionamento delle dosi per la vendita al minuto, il cui necessario materiale è stato anche abbondantemente rinvenuto unitamente al resto.

Non ultima però, in camera da letto, hanno riscontrato la presenza di due piante di cannabis indica aventi un’altezza di circa 110 centimetri sottoposte alla luce di una lampada per favorirne la crescita, nonché la cospicua somma di 4250 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio, della quale l’arrestato non è stato in grado di specificare la provenienza.
Il giudice, in sede di udienza di convalida dell’arresto, ha disposto l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

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01 Marzo 2021, 14:20

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