Paternò, omicidio Pedalino |A giudizio il presunto assassino

di

27 Novembre 2016, 10:14

1 min di lettura

CATANIA. Si apre il processo con rito ordinario per il belpassese Giulio Arena (57 anni). Il docente di musica rimane ad oggi l’unico indagato accusato di aver ucciso il 19 dicembre del 2015 Natale Pedalino (66 anni), suo giardiniere di fiducia, e di averne poi gettato il corpo in una stradina di Paternò. Il rinvio a giudizio è stato stabilito nel corso dell’udienza svoltasi di fronte al Gup, Anna Maggiore. Il presunto assassino – che secondo l’accusa avrebbe massacrato Pedalino con oltre trenta coltellate – è detenuto nel carcere di Piazza Lanza da quando i Carabinieri lo arrestarono su richiesta della Procura di Catania. In questi mesi ha sempre continuato a professarsi innocente. 

Un processo che non si profila semplice. Ad infittire il giallo attorno all’omicidio del bracciante agricolo paternese, sono infatti le numerose tracce trovate in casa di Arena e analizzate dai periti. Gli esiti dei rilievi compiuti dai Ris di Messina, non hanno sin dal primo momento convinto la difesa del professore, composta dagli avvocati Antonio Giuffrida e Salvatore Caruso. Secondo i difensori, le tracce rinvenute nella villetta di Arena sarebbero da attribuire alle numerose attività che il Pedalino era solito effettuare nell’abitazione del presunto aguzzino, dove il giardiniere lavorava già da diverso tempo. Gli esiti delle analisi erano già arrivati nel corso dell’incidente probatorio svoltosi lo scorso 15 luglio di fronte al gip Giovanni Cariolo. Ad inchiodare Arena, poco dopo il tragico ritrovamento del corpo di Pedalino, fu una traccia di sangue corrispondente al dna della vittima e rinvenuta nel freno a mano dell’auto di Arena. Anche il movente rimane ancora un mistero.

Articoli Correlati

 

Pubblicato il

27 Novembre 2016, 10:14

Condividi sui social