06 Giugno 2012, 19:45
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L’Assessore per l’economia Gaetano Armao ha presentato oggi a Milano, al salone internazionale Eire (Expo Italia Real Estate) dedicato al mercato immobiliare, le nuove iniziative della Regione siciliana per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Nella prima parte del workshop è stato illustrato il progetto di dismissione del patrimonio immobiliare di proprietà regionale e dei suoi Enti e Aziende. La Regione Siciliana, infatti, detiene oltre ai beni demaniali, varie tipologie di immobili, per lo più appartenenti al patrimonio indisponibile, costituito da fabbricati sedi di uffici regionali, centri sociali o polivalenti, scuole, strutture turistiche e sportive, parchi pubblici, ex autostazioni e opifici nonché fabbricati e terreni. Il piano riguarda immobili in maggior parte disponibili e non suscettibili di utilizzo per fini istituzionali, alcuni inutilizzati ed altri in uso a enti pubblici o privati per attività sportive, didattiche, sociali, commerciali, etc.
Con la legge finanziaria recentemente approvata la Regione può adesso procedere direttamente a dette operazioni di dismissioni, per le quali si è già avviato un confronto con la Cassa Depositi e Prestiti. I beni hanno come prezzo base il più probabile valore di mercato risultante dalle scritture patrimoniali in uso all’amministrazione regionale. I valori possono essere soggetti tuttavia a rivalutazione al momento della vendita.
Al workshop hanno preso parte Dania Ciaceri, responsabile del Servizio Patrimonio e Caterina Cannariato, responsabile del Servizio Demanio, del Dipartimento Bilancio e Tesoro Ragioneria Generale della Regione.
La seconda parte del workshop è stata dedicata alla presentazione del nuovo Sito Web per i beni confiscati (www.patrimoniodeisiciliani.it), che, come ha dichiarato Armao rappresenta “un percorso di informazione per la legalità e lo sviluppo e per consentire ai cittadini il controllo sull’uso di questi beni”. I beni confiscati non sono soltanto un patrimonio economico e sociale ma, soprattutto, assurgono a simbolo della lotta al malaffare e alla criminalità organizzata e affermazione del principio di legalita’ e sviluppo. Ecco perché, come ha detto l’Assessore, “occorre dare il massimo della visibilita’ a tali beni e rendere conto ai cittadini sul modo in cui vengono utilizzati e, ove possibile, permetterne la fruibilità”.
Il sito internet intende informare il cittadino dell’uso che l’amministrazione fa dei beni confiscati, della loro assegnazione e valorizzazione. Potrà essere utilizzato anche dalle scuole per i percorsi formativi degli studenti siciliani, Il sito contiene un database che visualizza la catalogazione dei beni sequestrati presenti in Sicilia e permette ai cittadini di rintracciare il singolo bene attraverso diversi criteri: da quello geografico a quello tipologico. Inoltre, reca nella home page, un’area per le news in cui raccogliere le informazioni e le notizie che riguardano i beni confiscati e il loro eventuale utilizzo economico, e un’area per evidenziare alcune delle esperienze più significative sull’uso dei beni in chiave economica, turistica, sociale o produttiva.
Si farà, inoltre, ampio uso dei principali strumenti di social network utilizzati in rete, realizzando pagine dedicate su Facebook e Twitter, un canale YouTube per i video e uno su Flickr per le immagini fotografiche, in modo da dare la massima informazione ed accessibilità ai vari beni e da stimolare negli utenti il meccanismo della condivisione delle informazioni trasformando quindi il singolo utente in un amplificatore tramite la propria rete di contatti.
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06 Giugno 2012, 19:45