12 Maggio 2018, 12:43
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PALERMO – Il Patto per Palermo procede spedito e, con lui, cantieri e opere per centinaia di milioni di euro. Nella sua ultima visita da ministro nel capoluogo siciliano, Claudio De Vincenti fa il punto con il sindaco Leoluca Orlando sul programma di investimenti che finanzia opere come tre nuove linee del tram e il raddoppio del ponte Corleone, per il quale qualcosa inizia a muoversi.
In realtà il 90% degli interventi è ancora in fase di progettazione ma secondo l’assessore Emilio Arcuri “tenendo questa andatura nel 2019 potremo avviare i cantieri. Il Patto per Palermo ha una grande capacità di attrazione e propulsione per altre opere a esso legate, basti pensare ai parcheggi multipiano e interrati che verranno creati con la finanza di progetto. Entro il 2018 avremo il progetto esecutivo per chiedere i fondi per le altre quattro linee”.
La metà delle risorse è stata già impegnata e di certo non si parla di bruscolini: il Piano prevede infatti un centinaio di opere per 332 milioni di euro, a cui si aggiungono altri fondi confluiti in un’unica cabina di regia per un totale che arriva a 776. Cosa che ha consentito, per esempio, di usare i fondi previsti all’epoca per lo svincolo Perpignano (opera mai partita) per finanziare il raddoppio del ponte Corleone, per cui il bando su indagini e progettazione è già partito.
“Presto questi progetti consentiranno di aprire cantieri e servizi, niente chiacchiere ma concretezza – ha commentato De Vincenti – lo stato di avanzamento è molto positivo, il migliore in Italia, ed è necessario che questa esperienza possa procedere completando il programma che abbiamo. Come ministro sono in fase di uscita, ringrazio il sindaco Orlando e il comune di Palermo per la collaborazione”. E su anello e passante ha aggiunto: “I tempi a volte in Italia sono molto lunghi, interverrò su Rfi per provare ad accelerare ulteriormente ma molto dipende anche dai tempi della giustizia civile in questo Paese”.
“Tutti questi progetti sono dentro una fisiologia – ha aggiunto Orlando – il tram è già una realtà, anche se qualche orfano della preistoria lo contesta. Il tram è la più grande opera di riqualificazione urbana realizzata in Sicilia negli ultimi anni e porterà con sé piste ciclabili e parcheggi”.
In totale si tratta di 101 interventi di cui 54 in corso per 357 milioni, 14 in affidamento, 24 in progettazione e 8 in programmazione. La parte del leone la fa il tram con 198 milioni, a cui si aggiungono i due nuovi plessi scolastici, la green way sulla vecchia ferrovia per Monreale e i bandi sull’illuminazione.
Ieri pomeriggio si è tenuta una riunione fra tecnici, in cui sono state superate numerose criticità: Sispi e Reset saranno a breve iscritte a uno speciale albo, che consentirà loro di occuparsi rispettivamente di anello telematico per il wi-fi e manutenzioni. Le iniziative in campo culturale sono già avviate e alcune concluse, mentre sono in corso i cantieri al Teatro Massimo per una ventina di milioni. Capitolo a parte meritano le opere per il dissesto idrogeologico, in mano alla struttura commissariale nazionale, per 57 milioni; somme sono destinate anche per car e bike sharing, la riqualificazione della Fiera e dei Cantieri della Zisa e interventi di edilizia pubblica per 47 milioni a Borgo Nuovo, Sperone e Zen.
LE REAZIONI
“La conferma che il Patto per Palermo procede celermente è ulteriore riprova della bontà dell’azione e visione portata avanti dal governo Renzi in sinergia con l’Amministrazione Comunale”. Lo afferma il capogruppo del Partito democratico a Sala delle Lapidi Dario Chinnici dopo la visita a Palermo, questa mattina, del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. “Palermo – prosegue Chinnici – si appresta a portare a termine una grande operazione di riqualificazione e rigenerazione in ambito urbano. Le opere strategiche come il raddoppio del Ponte Corleone, il parcheggio mulpiano all’Ospedale dei Bambini, le nuove piste ciclabili e le tre nuove linee tranviarie stravolgeranno in positivo interi assi stradali e cambieranno radicalmente le modalità di spostamento dei nostri concittadini. Ringrazio il Ministro De Vincenti per l’attenzione che in questi mesi sta mettendo nel verificare che i lavori procedano senza intoppi e ci assicureremo che l’amministrazione comunale faccia la sua parte sia nella realizzazione dei progetti sia in adeguati piani di comunicazione”.
“Il Patto per Palermo, insieme al Pon Metro, segna un cambiamento decisivo per il futuro della città: importanti opere pubbliche come l’ampliamento del tram, il raddoppio del ponte Corleone, l’illuminazione pubblica, le opere per la messa in sicurezza del territorio consentiranno di consegnare ai nostri figli una Palermo più bella e sicura, grazie a opere per oltre 700 milioni. L’impegno dell’amministrazione comunale è stato premiato e riconosciuto anche dal ministro Claudio De Vincenti e metà delle opere risultano con le somme già impegnate: adesso attendiamo l’apertura dei cantieri, che speriamo avvenga nel più breve tempo possibile”. Così Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo del Mov139 in quota Idv, commenta la conferenza stampa di oggi del sindaco Orlando e del ministro De Vincenti sull’attuazione del Patto per Palermo.
“La dimostrazione che la visione del sindaco Orlando di una città diversa stia dando i suoi frutti è stata data dal ministro De Vincenti che ha confermato la bontà delle iniziative progettuali proposte dall’amministrazione comunale di Palermo, molti dei quali sono in corso e molti altri in stato di progettazione avanzato”. Lo dice il capogruppo di Mov 139 Sandro Terrani. “Infatti, opere come il raddoppio del Ponte Corleone, il cui problema fu sollevato da me in aula, gli impianti d’illuminazione, i parcheggi multipiano e interrati che verranno creati con la finanza di progetto, la riqualificazione della Fiera e dei Cantieri della Zisa e interventi di edilizia pubblica per 47 milioni a Borgo Nuovo, Sperone e Zen, senza alcun dubbio cambieranno e riqualificheranno integralmente in positivo l’aspetto futuro della città – aggiunge Terrani -, sia in centro sia nelle periferie, mettendo in sicurezza tutto il territorio. Insomma gli oltre 770 milioni che arriveranno, sicuramente ci consentiranno di consegnare alle prossime generazioni una città più sicura e più a misura d’uomo, ridisegnando Palermo con aree pedonalizzate, ciclabili e respirabili”.
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12 Maggio 2018, 12:43