Paul non sarà espulso dall’Italia | Il Tar ferma il provvedimento

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14 Maggio 2019, 20:43

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PALERMO – Il Tar ferma l’espulsione del ghanese Paul Yaw, l’uomo che da due settimane digiuna con Biagio Conte e che per via del “no” arrivato alla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno dovrebbe essere espulso dall’Italia. Da dieci anni il ghanese di 51 anni lavora come idraulico nella missione Speranza e Carità di Biagio Conte.

Il presidente della terza sezione del Tribunale amministrativo regionale, Maria Cristina Quiligotti ha emanato un decreto per sospendere l’efficacia dell’atto di espulsione dopo che nei giorni scorsi l’avvocato Giorgio Bisagna ha depositato un ricorso contro l’archiviazione della richiesta di permessi di soggiorno emessa dal Questore.

“È un primo traguardo significativo. La presidenza del Tar – ha commentato Bisagna – ha riconosciuto il danno grave ed irreparabile rappresentato dal provvedimento. Alla prossima udienza, fissata per l’11 giugno siamo fiduciosi su una definizione positiva della vicenda. La cosa importante – ha concluso il legale – è che da stasera Paul sia tornato libero e non rischi più l’espulsione immediata”. Fra un mese così i giudici amministrativi valuteranno la questione in camera di consiglio, per il momento però l’uomo potrà rimanere in Italia in modo legittimo.

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Alla notizia della decisione arriva la reazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Fratello Biagio sospenda sciopero della fame anche se mobilitazione contro legge inumana prosegue e proseguirà”.

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