05 Marzo 2018, 12:23
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CATANIA – Laura Paxia trionfa a Catania. L’imprenditrice catanese ma trasferita a Milano si impone nel collegio uninominale per la Camera con quasi la metà dei consensi. Con il 47,58% la grillina stacca, e di parecchie lunghezze, il candidato della coalizione di centrodestra, Manlio Messina, esponente di Fratelli d’Italia e locomotiva dell’opposizione di Palazzo degli Elefanti, che si ferma al 32,66%. Non arriva al 15%, fermandosi al 13,56% Giuseppe Berretta, candidato democratico per il quale sono definitivamente chiuse le porte del Parlamento.
Non così per Messina, ancora ripescabile dal plurinominale, dove è collocato in seconda poziozione dopo Giorgia Meloni, e quindi potrebbe ancora approdare alla Camera dei deputati. Nonostante la lista Fratelli d’Italia, a Catania, non abbia poi sfondato, fermandosi al 4,60%, sotto la Lega di Salvini.
Stesso copione per il Senato dove, all’uninominale, l’uscente Nunzia Catalfo sbaraglia l’ex sindaco etneo e colonnello di Diventerà Bellissima, Raffaele Stancanelli, che si ferma al 31,9%, lontanissimo dalla candidata del Pd, Valeria Sudano, al 13,01. Per quest’ultimi, però, le porte del Parlamento potrebbero comunque spalancarsi, più per la Sudano, in effetti, che per l’ex senatore di Regalbuto, per via degli strani meccanismi della legge elettorale che premiano, nella ripartizione delle percentuali, i risultati di lista.
Dalla quale potrebbe emergere anche il nome di Francesca Raciti, candidata democratica al pllurinominale che dovrebbe entrare alla Camera per la posizione strategica nel plurinominale. Nonostante la clamorosa sconfitta, dunque, il Pd potrebbe ancora eleggere qualcuno a Catania, due donne rappresentative dell’era Sammartino che, nonostante la clamorosa debacle nel collegio di Misterbianco, dove è terzo dopo la candidata cinque stelle, Suriano, e il candidato del centrodestra Pistorio, potrebbe piazzare al Parlamento due importanti pedine.
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05 Marzo 2018, 12:23