29 Aprile 2010, 12:41
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Un’insegnante d’asilo quarantenne di Militello in Val di Catania è stata arrestata in flagranza di reato da carabinieri della compagnia di Palagonia per maltrattamenti su bambini della sua classe. Le indagini erano state avviate nel marzo scorso dopo le denunce di alcuni genitori che si erano recati in caserma dopo avere appreso dai figli cosa accadeva in classe. Gli investigatori hanno ‘piazzato’ delle telecamere nascoste nell’aula e hanno ripreso l’atteggiamento aggressivo della maestra d’asilo che, secondo l’accusa, prendeva a schiaffi e spintonava a i suoi alunni, che a volte trascinava tirandoli per i capelli, senza nessun apparente motivo scatenante. La violenza mostrata dalle immagini ha convinto i carabinieri a intervenire e a eseguire l’arresto della maestra d’asilo su disposizione del procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano.
L’insegnante è stata bloccata dai carabinieri della compagnia di Palagonia ieri mentre era a scuola, ma la notizia si è appresa oggi. I militari sarebbero intervenuti per la “ritualità della condotta” dell’indagata: la sua aula era da una ventina di giorni sott’osservazione da parte dei militari dell’Arma che, all’insaputa di tutti, avevano piazzato delle telecamere e dei microfoni. Alla maestra, su disposizione del procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, e del sostituto Sabrina Gambino, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia da parte del Gip. Le indagini erano state avviate le denunce presentate dai genitori di 7-8 alunni dell’insegnante ai carabinieri della compagnia di Palagonia.
Il pm: “Massima cautela e rispetto della privacy”
“Massima cautela e mantenimento del diritto della privacy, sopratutto per i minorenni”. E’ l’invito ai giornalisti del procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, sull’inchiesta. “Questa vicenda – aggiunge il magistrato – è molto delicata e va trattata con la massima attenzione perché ci sono persone da tutelare, soprattutto le presunti parte offese che sono dei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni”. “Sull’inchiesta, per quanto ci riguarda – chiosa il procuratore Giordano – parleranno gli atti con gli interrogatori e le decisione del Gip e null’altro”.
I genitori: “Eravamo increduli, ora vogliamo giustizia”
“Non avevamo alcun sospetto e all’inizio credevamo che fosse un’esagerazione dei bambini, ma davanti a tanta insistenza…”. Erano increduli alcuni dei genitori mentre denunciavano ai carabinieri la ricostruzione fatta dai loro figli sulle aggressioni che avrebbero subito in aula, all’asilo comunale di Militello in Val di Catania dalla loro maestra. I primi segnali arrivano nei mesi scorsi quando alcuni bambini si rifiutano di andare a scuola, e piangono pregando i genitori di restare a casa. Ma poi parlano, e spiegano che dietro al loro diniego “c’e la paura di essere ancora picchiati dalla maestra”. Un’accusa che sorprende i familiari dei bambini. Ma quando sono più piccoli a non volere andare all’ asilo l’allarme cresce e parte la prima denuncia perché “giustizia sia fatta”. Il primo esposto arriva sul tavolo dei militari dell’Arma a marzo. Nei giorni seguenti altre denunce di altri genitori. In tutto saranno 7-8, quasi la metà della classe costituita da bambini di età compresa tra 3 e cinque anni. Nessuno di loro presenta segni di lesioni, né ne sono state mai diagnosticate o rilevate. Ma le denunce sono dettagliate e coincidenti. Per questo i carabinieri, coordinati dalla Procura di Caltagirone, decidono di accelerare le indagini ottenendo, su richiesta del procuratore capo Francesco Paolo Giordano e del sostituto Sabrina Gambino, l’autorizzazione del Gip a eseguire delle intercettazioni ambientali nell’aula dell’insegnante che sarà indagata e poi messa agli arresti domiciliari per maltrattamenti.
Trentotto anni, da due di ruolo. “Al di sopra di ogni sospetto”.
Trentottenne, al di sopra di ogni sospetto, da due anni in ruolo come titolare nell’asilo comunale di Militello in Val di Catania. E’ il profilo della maestra messa agli arresti domiciliari da carabinieri della compagnia di Palagonia per presunti maltrattamenti ai suoi alunni. A scuola, assente per malattia la dirigente, in pochissimi sono disposti a commentare. Chi lo fa parla di “incredibile sorpresa” definendo l’insegnante “una persona al di sopra di ogni sospetto” e che “nessuna voce si era sentita da questa vicenda” tanto che l’arresto ha “colto tutti stupefatti e increduli”. “Adesso però – si osserva dalla scuola – occorre molta attenzione. Abbiamo sentito delle intercettazioni ambientali e dei filmati, ma attenzione non facciamo processi mediatici anticipati e ricordiamoci che stiamo parlando di bambini che vanno protetti sempre, anche dalla stampa…”.
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29 Aprile 2010, 12:41