08 Febbraio 2014, 13:07
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PALERMO- Ha abbassato leggermente i toni, Giuseppe Lupo, davanti alla platea dei delegati del Pd che oggi hanno partecipato alla convezione regionale che ha ratificato il voto nei circoli dei giorni scorsi. Non ha parlato più di “squallida ammucchiata” riferendosi alla convergenza di renziani e cuperliani sul candidato “d’apparato” Fausto Raciti, ma il segretario regionale del Pd siciliano non ha mancato comunque di denunciare che – proprio dietro questo accordo – ci sarebbe stata “una spartizione di poltrone fatta a tavolino”.
Solo che oggi la risposta di Raciti, vincitore della prima fase del congresso regionale, è arrivata a ruota, perché il parlamentare nazionale ha preso la parola subito dopo il segretario (e per ultimo), a chiusura dei lavori. “Se qualcuno non è stato in grado di portare avanti un percorso di unità non può farne una colpa a chi, invece, c’è riuscito – ha detto Raciti – . Dietro la mia candidatura – ha replicato a Lupo – non c’è alcuna promessa di posti di governo: non è il segretario del Pd che decide chi sta in giunta o chi si candida alle europee”. Poi la stoccata al segretario: “Non è possibile usare posizioni di governo all’interno del partito come trampolini di lancio per posizioni istituzionali. Per il resto, ognuno si prenda le sue responsabilità, soprattutto chi c’è stato negli ultimi anni”.
Mila Spicola, candidata in ticket con il ventinovenne parlamentare Pd, poi, ha risposto alla provocazione lanciata ieri dal segretario Pd, che ha chiesto a Matteo Renzi “una parola di chiarezza sull’alleanza con Crisafulli”. La Spicola, da tanti anni molto vicina al segretario nazionale (è stata una delle organizzatrici della prima Leopolda a Firenze), ha tagliato corto: “Renzi adesso è segretario di tutto il Pd, non può entrare nelle logiche congressuali delle singole regioni, ma è stato il primo a dire che le correnti non sarebbero più esistite. Nello specifico, poi, la mia storia e quella di Fausto sono accomunate dalle battaglie per la scuola. Il punto, però, è che ai cittadini non importa niente di Crisafulli: alle persone importa che noi facciamo le cose, e penso che l’idea di un partito che ‘fa’ adesso è finalmente realtà”.
Ma alla convenzione regionale erano presenti anche gli altri candidati, anche quelli che non hanno superato la prima fase congressuale. Unico assente, Giuseppe Lauricella. E’ intervenuta, poi, anche Antonella Monastra, candidata dell’area Civati che ha superato lo sbarramento del 5 per cento guadagnandosi l’accesso alle primarie della settimana prossima. La Monastra, iscritta da pochi mesi al Partito democratico, si presenta come l’unico elemento di novità (“una candidatura di rottura”) nella competizione che avrà come risultato l’elezione della nuova guida del Pd siciliano. La consigliera comunale, tra l’altro, è l’unica donna in corsa. La Monastra confida molto nel risultato delle prossime primarie, in cui ad esprimersi “non saranno solo i tesserati ma anche i ‘semplici’ cittadini. In ogni caso – ha aggiunto – è importante esserci”.
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08 Febbraio 2014, 13:07