Pd, i siciliani scaldano i motori in vista del Congresso - Live Sicilia

Pd, i siciliani scaldano i motori in vista del Congresso

La mappa delle correnti a sostegno di Bonaccini e Schlein

PALERMO – I siciliani iniziano a posizionarsi sullo scacchiere del congresso del Pd. Dopo il sindaco di Firenze, Dario Nardella adesso tocca al primo cittadino di Pesaro, Matto Ricci, annunciare che starà fermo ai box e convergerà sul presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Il quadro che si delinea è sempre più una corsa a due sulle note di una mazurka di Raul Casadei. In attesa che vengano fuori altri nomi la partita per la segreteria è tra Stefano Bonaccini e la parlamentare Elly Schlein. I dem siculi che a tutte le latitudini assicurano che veglieranno sulla questione meridionale giocano la loro partita, un gioco ad incastri tutto giocato sull’appartenenza correntizia e il posizionamento più utile per dare del filo da torcere ai vari avversari interni nel partito siciliano.

I bookmakers prevedono anche per questo un rimescolamento delle correnti in vista della fase congressuale. La pasionaria made in Occupy Pd ha già fatto un passo in avanti. Nei giorni scorsi è nato infatti il primo comitato palermitano a sostegno di Schlein. Tra i firmatari dell’appello del gruppo che sabato 17 lancerà la prima iniziativa pubblica pro Elly ci sono l’ex parlamentare Erasmo Palazzotto, i neo componenti della segreteria regionale Sergio Lima e Valerio Bordonaro e un manipolo di amministratori comunali della provincia di Palermo. Diversi big del partito siciliano che dovrebbero sposare la candidatura dell’ex vice presidente della Regione Emilia Romagna. Il segretario regionale Anthony Barbagallo (alfiere di AreaDem siciliana) si dice osservatore attento ma non ha ancora sciolto la riserva. Lo stesso vale per il vice presidente nazionale del Pd, Peppe Provenzano. Non hanno ancora deciso come collocarsi il presidente del Pd siciliano, Antonio Ferrante, e il presidente della Commissione Antimafia Antonello Cracolici.

Lo spazio lasciato libero da Ricci (sostenuto in Sicilia dal sindaco di Salemi, Domenico Venuti) rende più complicata l’operazione che alcuni maggiorenti del partito volevano tentare: convergere sul sindaco di Pesaro per spostarsi su Bonaccini nel secondo tempo del congresso. L’area Orlando, ad esempio. Un’operazione analoga a quella tentata dal duo Giuseppe Lupo-Teresa Piccione in contrapposizione al segretario Barbagallo (che nel frattempo ha egemonizzato anche la corrente franceschiniana della quale i due hanno sempre fatto parte). Idem gli orfiniani Fausto Raciti e Antonio Rubino, complice il posizionamento nazionale dei “giovani turchi” che domani in coordinamento nazionale suggelleranno ufficialmente il sostegno a Bonaccini.

Gli ex renziani di Base Riformista, da Trieste in giù, sposano la candidatura di Bonaccini: in Sicilia ci sono il capogruppo dem all’Ars Michele Catanzaro e il consigliere comunale Carmelo Miceli. Almeno quattro finora le adesioni dei deputati regionali al progetto de presidente dell’Emilia: il messinese Calogero Leanza, il siracusano Tiziano Spada, il catanese Giovanni Burtone e il ragusano Nello Di Pasquale. Questo lo schema di massima in attesa che il quadro si faccia più nitido. 


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