Pd, il nodo dei congressi locali | Assemblea bulgara per Faraone

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18 Dicembre 2018, 11:59

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PALERMO – La nuova assemblea regionale del Pd interamente “faraoniana” si insedierà domenica. Tutti i 180 membri che dovevano essere eletti nelle primarie, poi saltate, vanno alla lista che sostiene il nuovo segretario renziano. La convocazione della prima seduta dell’assemblea è arrivata ieri con la seduta della commissione regionale per il congresso. La nuova assemblea eleggerà il presidente e il tesoriere e proclamerà segretario Faraone. Il presidente della commissione Fausto Raciti ha verificato i requisiti di eleggibilità dei candidati di Faraone. Non è mancata l’ennesima schermaglia polemica. Infatti, i componenti della commissione dell’ala che non sosteneva Faraone non hanno potuto avere la lista dei candidati, anche in questo caso, come avvenuto quando la lista è stata presentata, per ragioni di privacy. E così la segretissima lista di Faraone si è trasformata nel sessanta per cento dell’assemblea del partito. Il restante quaranta dovrebbe essere eletto nei congressi locali. Che la commissione, con una decisione contestatissima da Teresa Piccione e dai suoi sostenitori, ha spostato alla settimana prossima.

Resta da capire se a quelle competizioni l’ala del partito che sosteneva Piccione parteciperà o se si arroccherà sull’Aventino come accaduto per le primarie. In questo secondo caso, l’assemblea regionale e tutte le segreterie provinciali andranno tutti al blocco che ha sostenuto la corsa di Davide Faraone. Una soluzione bulgara che lascerebbe perplessi anche alcuni dei sostenitori della Piccione sui territori. A Caltanissetta, ad esempio, la sfida nei congressi locali dovrebbe giocarsi regolarmente. A Catania un bel po’ di congressi locali sono già stati celebrati senza aspettare i tempi dettati dalla commissione e si sta cercando di capire il da farsi, ma per la commissione regionale quelle consultazioni sono nulle. Incerta la situazione anche a Trapani.

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Intanto, la prospettiva nel partito si è già proiettata sul congresso nazionale di marzo. Il blocco zingarettiano che sosteneva Piccione attende a quel giro la sua rivincita. Venerdì Nicola Zingaretti sarà a Palermo nel pomeriggio per suonare la carica in vista della sfida ai gazebo che vede come suo principale sfidante Maurizio Martina. Ed è nel governatore del Lazio che la vecchia guardia dem sembra confidare per ripristinare una situazione di agibilità all’interno del partito siciliano.

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18 Dicembre 2018, 11:59

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