21 Settembre 2017, 17:36
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CATANIA – Nella maxi inchiesta sui rapporti tra mafia e politica che ha travolto l’ex sindaco del Partito Democratico Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio, candidato alle regionali 2012 con Crocetta, c’è un capitolo dedicato alle firme false raccolte da Raffaele Di Pietro e Raffaele Giunta, “entrambi gravati – scrivono gli inquirenti – da vari precedenti penali; i due risultano aver svolto un ruolo di intermediazione attiva nell’accordo criminale stretto tra politica e mafia”.
Gli uomini della Guardia di Finanza coordinati dal colonnello Francesco Ruis hanno documentato che Giunta e Di Pietro predisponevano firme false per la presentazione della lista Nuove idee, in cui era candidato Fabio Nicosia, poi eletto al consiglio comunale. La lista era stata presentata a sostegno della candidata di centrosinistra Lisa Pisani. Addirittura, nella stessa lista, in un primo momento, era candidato lo stesso Raffaele Giunta: dopo le inchieste del giornalista Paolo Borrometi fu costretto alla ritirata.
Il Gip del tribunale di Catania ha disposto la misura interdittiva dai pubblici uffici per Nadia Fiorellini, già assessore del Comune di Vittoria nominata dal sindaco Pd Giuseppe Nicosia, oggi arrestato con l’accusa di voto di scambio con la mafia. La Fiorellini avrebbe attestato falsamente la veridicità delle firme che, in realtà, erano false.
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21 Settembre 2017, 17:36