13 Luglio 2011, 13:54
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“Chiediamo la sostituzione del titolo di questo libro”, così esordisce il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, nella conferenza degli azzurri, di Pid e Forza del Sud sul caso della mancata discussione, ieri all’Ars, della mozione di censura a Russo, tenendo in mano il volume “La trasparenza in sanità”. “Ma quale trasparenza – attacca – Leontini. Come si fa a usare questa parola, quando si impedisce un libero dibattito in Aula? Ieri si è trattato di un golpe della ‘non maggioranza’ nei confronti della ‘non minoranza’”. L’opposizione attacca e annuncia una “operazione verità” sulla Sanità siciliana. Promettono che la mozione non verrà ritirata, ma ripresentata di settimana in settimana. Inoltre annunciano la richiesta dell’istituzione di una commissione speciale sulla spesa sanitaria e seguirà con un’interrogazione parlamentare sulla scelta dei manager dell’Irccs di Messina.
“In quest’ultimo caso – spiega Leontini – Russo ha chiesto inizialmente la valutazione dei candidati all’Agenas. Poi, ha deciso di fare da sé. Ha scelto la politica. E ha scelto i manager che erano stati indicati come ‘non adatti’ a svolgere le funzioni richieste. Del resto – aggiunge – il 90% del libro di Russo sulla trasparenza della sanità è fatto di menzogne. Ci racconta che sono già stati avviati i Pta si Scicli e Comiso, Ribera e Bivona, Mazzarino e Mussomeli, Giarre. E sappiamo bene come tutto ciò non sia vero”.
La casta. La parola torna spesso nel discorso di Leontini e viene ripresa dal capogruppo del Pid Rudy Maira: “La Sicilia non merita questo. La maggioranza, se è così forte come i numeri suggeriscono, non sfugge al dibattito. Invece ha scelto di comportarsi da casta. Cracolici, ieri, ha dato uno schiaffo a se stesso. E ha, di fatto, politicamente sfiduciato l’assessore Russo. Adesso è l’ora di passare ai banchetti per le strade, dove le persone potranno raccontarci se sono soddisfatti o meno di questa sanità”.
“Quanto accaduto ieri – ha detto Carmelo Incardona , di Forza del Sud – provoca solo sdegno. Il parlamento è stato mortificato. E non è una novità: l’assessore Russo già altre volte ha dimostrato poco rispetto per le istituzioni. Ed è grave, per un uomo che appartiene alla magistratura. Credo che, quanto successo ieri, dovrebbe suscitare in lui un po’ di vergogna. Organizzeremo – ha aggiunto – una giornata di protesta in tutti gli ospedali siciliani”. Dal collega di Fds Michele Cimino arriva anche una stoccata al presidente dell’Ars: “Il duo Cascio-Cracolici ieri ha impedito una libera discussione. È stata una seduta molto triste sia per la minoranza che per la maggioranza. Si tratta di un precedente grave, che pregiudica ogni possibilità di dibattito parlamentare”. Sul tema, è tornato Maira: “Ci aspettiamo da Cascio – ha detto – un’interpretazione più precisa ed esatta sull’argomento della pregiudiziale. Vogliamo la certezza che non ci sarà un altro caso come quello di ieri sera. Altrimenti, il Pid non metterà più piede in Aula”.
Giuseppe Limoli, primo firmatario della mozione di ieri, ha scelto la strada dell’ironia: “Non credevamo di suscitare tanto terrore nel presidente Lombardo e nell’assessore Russo. Oggi – ha aggiunto – ho letto su sul blog che il governatore ha apprezzato l’esito della seduta di ieri. Ma come si fa ad apprezzare un esito, se non si è nemmeno votato? Semmai a me è rimasto un dubbio: se voglio esternare il mio pensiero in questa Assemblea, a chi devo chiedere. E ancora – ha concluso – se l’assessore Russo dice di essere pronto a un confronto pubblico, io gli chiedo: conosce un luogo più pubblico dell’assemblea regionale?”
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13 Luglio 2011, 13:54