Pedicone e l'arsenale da guerra: | "Vivo un inaudito travaglio interiore" - Live Sicilia

Pedicone e l’arsenale da guerra: | “Vivo un inaudito travaglio interiore”

L'ex comandante dei vigili
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Dice di vivere “un grande travaglio interiore, inaudito”. Di più Maurizio Pedicone non aggiunge. Preferisce tacere sulla vicenda processuale che gli ha fatto vivere, seppure per poche ore, l’esperienza del carcere. Lo hanno sorpreso, assieme ad altre tre persone, mentre sparava in un poligono improvvisato nelle campagne di Portella della Ginestra. La voce, al telefono, ha un tono dimesso. “Sto ancora vivendo il dramma di una situazione inaspettata – spiega -. Cerco di affrontare la situazione, ma non è facile. Non mi sento di parlarne, preferisco farlo solo se necessario”. Poi, si congeda.

Il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Jannelli, nei giorni scorsi, ha accolto la richiesta del difensore dell’ex comandante dei vigili urbani, l’avvocato Marcello Montalbano, e ha disposto la scarcerazione. Pedicone, Silvestre Venturella e Gabriele Di Pietro hanno l’obbligo di dimora. Il quarto arrestato, Federico Cuomo, invece, è finito ai domiciliari. Durante l’interrogatorio di garanzia, Pedicone ha sostenuto che era la prima volta che sparava fuori da un poligono regolare e che aveva portato solo un fucile da caccia regolarmente denunciato. Alla vista delle armi di Cuomo, però, non avrebbe resistito. La passione per le armi ha avuto il sopravvento. La versione dell’ex comandante è stata confermata da Cuomo proprietario di un magazzino-laboratorio in cui venivano modificate le armi.

La procura, che chiedeva il carcere per l’ex capo della polizia municipale, è pronta a ricorrere contro la scarcerazione. Pedicone e gli altri indagati devono rispondere di porto e detenzione di armi da guerra . “Giocavano” con un mitra Thompson, una mitraglietta Skorpion e altri fucili da combattimento. Roba da tre chilometri di gittata. In tutto a casa degli arrestati son state trovate oltre 400 armi, 280 nell’appartamento di Pedicone. Gli uomini del Ris dei carabinieri stanno verificando se siano state modificate.


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