05 Maggio 2022, 11:24
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CATANIA – “La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso”. Lo afferma il dirigente del Compartimento della Sicilia Orientale, che ha sede a Catania, Marcello La Bella.
“Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica – aggiunge – ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, intensificato il rapporto di attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le nostre abitudini quotidiane, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”.
Nel 2021, rispetto al 2020, i casi di adescamento trattati dal Compartimento di Catania sono cresciuti di circa il 20%, confermando un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: social network, videogiochi e messaggistica possono costituire una grande opportunità di crescita, ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.
Nel 2021 sono stati circa 90 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale di Catania, con 7.368 siti monitorati di cui 623 inseriti nella Black- list e 4 spazi virtuali sequestrati. Tutti casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso.
A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria, 115 le persone denunciate e 3 quelle tratte in arresto in flagranza. Nel primo trimestre del 2022, la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce il numero degli arrestati e dei denunciati rispetto allo stesso periodo del 2021.
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05 Maggio 2022, 11:24