Pellegrino a Roma da Taormina |”Pronto a presentare querela”

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14 Gennaio 2016, 15:09

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CATANIA – Immediata la reazione del consigliere comunale Riccardo Pellegrino, indicato dalla commissione regionale antimafia come uno degli esponenti del senato cittadino citato nella relazione inviata alla Procura. E’ lui stesso a spiegare come sul fratello, Gaetano Pellegrino, arrestato con l’accusa di “aver fatto parte dell’associazione di tipo mafioso denominata clan dei “Carcagnusi”, facente capo a Santo Mazzei, si debba ancora fare chiarezza. E annuncia querela per diffamazione nei confronti della commissione regionale e del suo presidente Musumeci.

“Faccio presente alla Commissione antimafia e al suo presidente – afferma a LiveSicilia – che quanto scritto nella relazione non corrisponde al vero. E’ mia intenzione – prosegue – su indicazione dei miei legali, l’avvocato Giuseppe Rapisarda, del foro di Catania e Giancarlo Taormina, del foro di Roma, che incontrerò domani, denunciare per diffamazione la commissione e il suo presidente. Come si legge nella relazione – evidenzia – io sono stato eletto prima che mio fratello fosse arrestato.

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Secondo Pellegrino a Palermo avrebbero lavorato male non curando bene il caso, omettendo di indicare che 8 mesi fa il fratello Gaetano è stato scarcerato dal Tribunale Riesame per mancanza di indizi e dopo il rinvio della Cassazione – dice. Mio fratello infatti è a casa, libero”. Pellegrino conferma però il rinvio a giudizio del congiunto coinvolto nell’inchiesta Ippocampo, la cui prossima udienza è fissata per il 25 gennaio davanti la quarta sezione del Tribunale di Catania.

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14 Gennaio 2016, 15:09

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