Pena ridotta per la ‘zarina’ dell’usura |Cinque anni alla mamma del boss

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24 Maggio 2018, 18:33

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CATANIA – Riduzione di pena per la “zarina” dell’usura. La Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania ha condannato Concetta Salici a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 8 mila euro di multa (7 anni e 14 mila euro di multa la sentenza del Gup). Assolti invece gli altri imputati: Santa Ortino, Carmela Curia, Gaetano Castorina e Sonya Santoro. Si chiude così il processo di secondo grado (stralcio abbreviato) scaturito dall’inchiesta della Squadra Mobile Black Tie (cravatta nera) che aveva scoperchiato un “vorticoso giro di denaro” gestito dalla mamma dei boss Attilio e Gaetano Bellia (vertici dei Cappello -‘Carateddi’ di Monte Po, il secondo è coinvolto nell’operazione).

Concetta Salici è stata “battezzata” la zarina dell’usura. Sfruttando la “reputazione” mafiosa del figlio Gaetano – secondo la tesi accusatoria – avrebbe messo su un’imponente attività di prestiti usurai. A bussare a casa della mamma di Bellia erano casalinghe, operai e impiegati che non riuscivano ad arrivare a fine mese. Pochi spiccioli a cui erano applicati vertiginosi interessi usurai.

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La Corte d’Appello depositerà le motivazioni della sentenza entro novanta giorni. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Vittorio Basile, Francesco Branca, Dario Fina, Tommaso Manduca e Rossella Di Mauro.

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24 Maggio 2018, 18:33

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