“Penelope – L’odissea è fimmina” | Anteprima nazionale a Segesta

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17 Agosto 2018, 11:57

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Il mito non resta immobile nel tempo, a volte può essere completamente ribaltato. Come quello di Penelope, la moglie abbandonata di Ulisse che in questa nuova versione teatrale dell’Odissea firmata e diretta da Luana Rondinelli è decisamente “fimmina”. In anteprima nazionale andrà in scena il 20 agosto al teatro antico di Segesta all’interno della rassegna “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018”.

L’opera quasi tutta recitata in dialetto siciliano, a metà strada fra dramma intimo  decisamente femminista e commedia, tocca picchi di ironia e comicità per scardinare la struttura completamente incentrata sul vagabondo Ulisse dell’epico racconto di Omero e centrare l’attenzione su Penelope perennemente in attesa. Un’attesa diversa questa volta quella della bella tessitrice, un percorso lungo e catartico che porterà la protagonista a capire ciò che vuole e che l’amore, davvero, a volte non basta. “Il cast è quasi completamente al femminile – racconta Rondinelli – ad eccezione di due uomini che interpreteranno due ruoli, di cui non voglio svelare molto, con una spiccatissima sensibilità femminile. Il mio è uno spettacolo che vuole indagare la strada tortuosa che una donna deve percorrere per arrivare alla consapevolezza di sé e della sua forza. Una forza dirompete che può convincerci a smettere di aspettare e ricominciare”.

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Il testo di “Penelope – L’odissea è fimmina” lo scorso marzo ha già incassato i primi riconoscimenti ricevendo al Piccolo di Milano il premio per la drammaturgia femminile italiana “Anima mundi”. “La mia Penelope si riscopre donna fiera e coraggiosa – spiega l’autrice e attrice – Ma il mio testo vuole anche essere una metafora del tempo, della sua soggettività, 20 anni possono durare un attimo o un’eternità e creano una distanza che non è più soltanto fisica, ma anche emotiva che spesso porta ad un’inevitabile svolta”. Interpreti di quest’originale Odissea sono la catanese Giovanna Centamore, che interpreta Penelope, Corinna Lo Castro, Mauro Failla, Giovanni Maria Currò, Camilla Bianchini, Laura Giordani e la stessa Rondinelli che ha ritagliato per sé il ruolo di una delle tre Parche, che nella sua storia svolgono il ruolo di coscienza parlante e introducono alle vicende di Penelope.

“Voglio davvero ringraziare chi ha reso possibile la realizzazione di questo spettacolo – dice Rondinelli – la mia compagnia, gli sponsor e i produttori, fra cui Robert Schiavoni. Un ringraziamento particolare va al direttore artistico del teatro antico di Segesta, Anselmo Nicasio, che ci ha dato la possibilità di debuttare in questo teatro meraviglioso. Oggi è difficile fare teatro – conclude la regista – ma io sono in questo campo dal 2011 e ho capito che con la giusta energia e l’entusiasmo si può andare avanti offrendo al pubblico prodotti artistici di qualità”.

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17 Agosto 2018, 11:57

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