26 Marzo 2015, 12:45
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CATANIA. Una storia di disperazione quella che i poliziotti hanno ripercorso trascrivendo la denuncia della vittima: una donna che giunta dall’est Europa col miraggio di un’occupazione, si è presto trovata sul marciapiede, preda di soggetti del tutto privi di scrupoli. “Se vuoi lavorare devi pagare”, un dictat che il pregiudicato 44enne Asan Mustafa (arrestato e ora accusato di estorsione e sfruttamento della prostituzione) aveva imposto alla sua vittima sin dal primo incontro, una regola che il rumeno non ha esitato a rimarcare con violenza psicologica e percosse. La scorsa notte, però, la donna si è presentata all’Ufficio Denunce della Questura, sul suo volto evidenti segni di percosse.
Dai primi accertamenti e dalle dichiarazioni che sono state riportate nella denuncia, gli agenti hanno appreso delle minacce, delle violenze subite dalla donna, costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, per un’estorsione che ha fruttato 1.500 euro. Immediata, è scattata la ricerca del responsabile: due Volanti hanno raggiunto il suo aguzzino in una abitazione nel quartiere di san Berillo e lo hanno arrestato. Condotto in Questura, dopo le formalità di rito è stato rinchiuso nella casa Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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26 Marzo 2015, 12:45