08 Luglio 2010, 12:40
1 min di lettura
Il quadro politico si intreccia. Ma Raffaele Lombardo guarda lontano, alle ipotesi sullo scacchiere che ne garantirebbero la sopravvivenza. Nel forno, croccanti croccanti, il rapporto con Miccichè, perfino con Berlusconi, la possibilità di una maggioranza aperta a Pd e Udc che non dispiacerebbe al numero uno di Palazzo D’Orleans, molto chiaro in un’intervista a “Il Sole 24 Ore”.
Tema nuovo governo. “Per ora sono intento a risolvere un paio d’emergenze: precari e rifiuti – dice Lombardo -. Solo dopo potremo parlare d’altro. Si metta su una maggioranza di legislatura per le riforme, che sin da ora si organizzi come alleanza per le prossime elezioni”.
La scelta di campo. “La mia scelta di campo è per l’autonomia e per lo sviluppo. Quei punti programmatici selezioneranno i contraenti per poi procedere speditamente nel governo. Se non ci saranno le condizioni per una svolta più radicale e agile ne prenderò atto. Ma credo che ci siano. Chi ci starà, dovrà sottoscriverlo questo programma per l’intera durata e per le prossime elezioni”.
Miccichè e Berlusconi. “Mantiene (Miccichè, ndr) un rapporto di grande amicizia con Berlusconi, ma anch’io credo di avere un buon rapporto col presidente. Il problema mio e di Miccichè non è Berlusconi, ma i suoi uomini”.
Udc in maggioranza. “Perché no? Chi vuole far dimagrire una regione obesa di poteri e di sprechi e accelerare la svolta riformista si faccia avanti”.
Pubblicato il
08 Luglio 2010, 12:40