“Per risorgere ci vuole la Svezia”

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04 Aprile 2010, 00:29

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Stefania Petyx

Stefania Petyx, prima donna tra gli inviati di Striscia la notizia, celebre tg satirico delle reti Mediaset, conosce bene Palermo e le sue contraddizioni, i suoi scandali e le sue curiosità. I suoi servizi in terra siciliana hanno fatto scalpore, come quando scoprì che l’impiegato comunale della Gesip, mai sul posto di lavoro, era in realtà lo skipper di fiducia del sindaco Cammarata. Livesicilia le ha fatto qualche domanda.

Petyx, dall’osservatorio privilegiato di Striscia come viene percepito il pianeta-Palermo?
“Con grande stupore. Quando racconto di qualche episodio successo in città, o quando illustro agli autori il contenuto dei miei servizi da Palermo la risposta che mi sento dare più frequentemente è questa: “Ma davvero è successo questo?”. Poi rimangono un po’ in silenzio per rendersi conto se hanno capito bene. All’inizio pensavano che fossi pazza io, ora invece si sono resi conto che le cose vanno davvero così nella nostra terra”.

Già, lei ne ha viste e raccontate di tutti i colori. Ma cosa serve davvero per la miracolosa resurrezione di Palermo?
“Servirebbe il commissariamento dall’alto. Tipo dalla Svezia o dalla Svizzera.

Noi di Livesicilia ci eravamo spinti un po’ meno in là. Avevamo lanciato pure noi la nostra provocazione per il governo dell’Isola: affidiamo il potere temporaneamente a 12 magistrati…
“No, perché così si darebbe l’assist perfetto ai politici. “ Hanno commissariato la politica questi magistrati”. Direbbero sicuramente così”.

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Aspettando gli scandinavi, che si fa intanto?
“Serve reagire. Serve gente che di fronte a cose che non vanno non abbia paura o timori, ma che dica: “Fermiamoci un attimo e riflettiamo”. E poi servirebbero persone che, pur gestendo potere e lavorando in settori difficili, siano in grado di non cedere alle contaminazioni.”

Per il suo lavoro, però, Palermo è una bella garanzia: non le mancano mai gli scandali e i casi al limite del surreale da raccontare….
“Si è proprio così. Sono davvero fortunata. Il lavoro di certo non manca, anzi dovrei fare il regalo a Natale a certe persone. Servirebbero 20 persone di Striscia per raccontare tutti i casi che si verificano a Palermo e in Sicilia.”

Un caso in particolare che l’ha colpita. Forse la testa di capretto consegnata direttamente al presidente del Consiglio comunale di Palermo?
“No quello non mi ha colpito né sorpreso affatto. In Sicilia mi colpisce la gente soprattutto”.

Mi pare di capire che non nutre molta fiducia sulla  possibile rinascita palermitana?
“Rinascita? Resurrezione? Richiami tra qualche anno. Anzi rispondo come a scuola: Palermo? Rimandata a settembre.”

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04 Aprile 2010, 00:29

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