“Percolato dalla discarica al lago”| Faraone: “Basta, vado in procura”

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04 Giugno 2019, 16:07

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C’è la discarica il cui percolato finisce in un torrente che sbocca nel lago che fornisce acqua potabile. C’è quella dove pascolano animali, che magari poi finiscono sulla tavola di qualcuno. C’è quella il cui percolato va a finire nei vigneti. Un disastro ecologico che si consuma da anni, quello delle discariche non bonificate sparpagliate per il territorio dell’Isola. E adesso, il segretario del Pd siciliano Davide Faraone, che sta conducendo una campagna sull’argomento, annuncia una serie di esposti a diverse procure siciliane. “In settimana li presenterò alle procure di Siracusa, Messina, Palermo e Trapani per evidenziare quanto abbiamo riscontrato nelle ispezioni che abbiamo fatto fin qui”, racconta Faraone.

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In un video, il segretario dei dem mostra prima di tutto la discarica di Camporeale, a valle il percolato tracima e finisce sull’alveo di un piccolo torrente. Poi tocca a Caccamo: “Siamo sul letto di un piccolo torrente che porta al lago Scanzano”, spiega Faraone. A destra c’è la discarica e Faraone indica il percolato anche qui, a ridosso del torrente che porta l’acqua al lago “dove c’è l’uso potabile irriguo delle acque”. Infine Mazzarrà Sant’Andrea, una discarica che insiste a bordo di un fiume e con attorno centri turistici. Prima era un roseto, racconta un consigliere comunale.

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Le discariche non bonificate sono più di 500 in Sicilia.Vennero coperte alla bell’e meglio. “Sono totalmente abbandonate, nessuno le bonifica, nessuno preleva il percolato, sono bombe ecologiche. Ne ho visitate una dozzina, ce n’è una in cui il percolato arriva in terreni con vigneti”, dice Faraone. Che si rivolge ora alla magistratura: “Qui vanno accertate le responsabilità e bisogna intervenire immediatamente”. Un intervento è stato in effetti deliberato dalla giunta di governo giusto due settimane fa. Un investimento da 100 milioni per risanare aree inquinate da rifiuti urbani e industriali. Il piano varato dal governatore Musumeci e dall’assessore Pierobon prevede un intervento atteso da anni per affrontare proprio la bomba ecologica delle discariche non bonificate (per le quali ci sono 35 milioni), che da venti o trent’anni giacciono dimenticate e coperte da terreni incolti in giro per l’Isola.

Nb. Una precedente foto corredata all’articolo faceva riferimento al Comune di Collesano in occasione di una vicenda che non ha nulla a che fare con l’attuale contenuto. Ci scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.

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04 Giugno 2019, 16:07

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