24 Novembre 2014, 15:41
2 min di lettura
BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Giovanni Perdichizzi può finalmente godersi una vittoria di spessore, come quella ottenuta ieri nel derby disputati sul parquet di Patti contro la Lighthouse Trapani. Una partita particolarmente complicata, che Barcellona ha portato a casa solo all’overtime con una magia di Spizzichini, ma lo “Sceriffo” ha fatto capire quanto sia stato difficile riuscire ad ottenere la quarta vittoria del campionato: “Abbiamo vinto questa gara tre volte – ha esordito Perdichizzi in conferenza stampa – , abbiamo rischiato di perderla all’inizio, andando sotto di dodici punti ma l’abbiamo riaperta con caparbietà. Poi ad inizio ultimo quarto siamo riandati sotto ma questo è un gruppo che non molla mai, che ha valori e crede in quello che fa. Oggi giocavamo contro una squadra costruita per le zone alte ma in difficoltà nei risultati. Avevano grandi motivazioni e fuori casa si esprimono meglio di quanto fatto in casa. Era un test difficle da interpretare ma siamo stati bravi a raddrizzare. Sono usciti cinque-sei tiri facili con i nostri lunghi, appoggi facili mentre loro ci hanno castigato dall’arco. Nel time out ho detto ai ragazzi di restare concentrati e tranquilli, di fare i nostri giochi e giocare di gruppo così sugli scarichi Shephard ha iniziato a colpire da tre punti. Bisognava mettere dentro i nostri tiri, quello ha fatto la differenza. Peccato per l’ultimo quarto dove eravamo partiti perfettamente, loro hanno recuperato con grande vigore”.
La prestazione di Kelley è stata un continuo crescendo, e Perdichizzi spiega le difficoltà del suo americano di punta in questo modo: “Dobbiamo lavorare in palestra per crescere, Kelley non stava bene per una botta subita contro Veroli, lui è importante perchè è l’unico che batte l’uomo e da vantaggi al nostro attacco. Necessita il nostro sistema un apporto corale sennò andiamo in difficoltà, per certi tratti siamo anche belli da vedere altrimenti andiamo in difficoltà come successo ad Agrigento. La gioventù spesso porta a piccoli errori che possono incidere sul risultato finale. Siamo andati anche da Kelley ma non riusciva a battere l’uomo, loro anticipavano la difesa sul nostro play. E’ stato bravo a ricevere, giocare il pick and roll ed attaccare il ferro. Un derby non finisce mai, così è stato con le due squadre che si sono spesso sorpassate. Siamo due squadre di grossa tradizione che si rispettano pur nei limiti del campanile. Siamo contenti di aver regalato questa gioia al pubblico”.
Pubblicato il
24 Novembre 2014, 15:41