10 Agosto 2012, 12:49
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A causa dello smarrimento dei bagagli all’arrivo nell’aeroporto di Copenhagen, un famiglia di Catania è stata costretta a trascorrere senza valigie le sue vacanze, un pacchetto turistico tutto compreso denominato “Capitale e fiordi”.
Al ritorno a casa, dopo che il tour operator non aveva voluto provvedere al bonario risarcimento del danno subito per lo smarrimento del bagaglio – in seguito ritrovato -, la famiglia, assistita dalla Confconsumatori, è riuscita, dopo due gradi di giudizio, ad ottenere un risarcimento di oltre 2.000 euro.
A riconoscergli il diritto al risarcimento è stata la Corte d’Appello di Catania, che ha condannato in solido il tour operator Sivet e la compagnia aerea AirOne al pagamento della somma di denaro.
Al suo ritorno a casa, assistita dall’associazione dei consumatori, aveva citato in giudizio il tour operator, che a sua volta era stata chiamata in giudizio dallo stesso tour operator. In particolare la Corte, aderendo ad un recente orientamento della Corte di Cassazione, non ha ritenuto fondata l’eccezione del tour operator secondo cui i turisti, pur avendo segnalato subito i fatti, avevano inviato la lettera di reclamo oltre i dieci giorni dal rientro. La Corte ha osservato che il termine di 10 giorni, trattandosi di previsione a favore del consumatore, non può costituire un onere od una decadenza a carico dello stesso.
“E’ una sentenza importante – ha detto il presidente di Confconsumatori Sicilia Carmelo Calì – una concreta applicazione del recente orientamento della Suprema Corte, intervenuta a fare chiarezza in materia garantendo ai consumatori il riconoscimento dei loro diritti, con buona pace di tour operator e compagnia aerea che, anche in questo caso, hanno cercato di aggrapparsi ad eccezioni formali per cercare di non risarcire i turisti”.
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10 Agosto 2012, 12:49