24 Aprile 2019, 15:18
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Le pergole bioclimatiche rappresentano la soluzione migliore per chi disponga di uno spazio esterno e voglia creare una zona coperta da rendere vivibile e confortevole in qualsiasi condizione atmosferica esterna. Realizzate in diversi materiali, la pergola bioclimatica può essere installata senza necessità di richiedere autorizzazioni al Comune e non è soggetta ad alcuna tassazione rientrando tra le opere della cosiddetta “edilizia libera”.
Cosa sono le pergole bioclimatiche
Disponibili in differenti tipologie e realizzate solitamente in alluminio, le pergole bioclimatiche possono essere installate appoggiandosi ad una parete già esistente o in strutture autoportanti. La copertura è realizzata con lamelle orientabili e motorizzate che permettono di assicurare il microclima desiderato lasciando passare la corrente d’aria e assicurando al contempo un perfetto riparo dal sole diretto.
In caso di pioggia, le lamelle garantiscono una chiusura totale al tetto della pergola mantenendo asciutto e al riparo l’ambiente sottostante. L’acqua piovana, grazie ad un sistema di canalizzazione appositamente progettato, viene convogliata verso i montanti della struttura e da qui defluisce a terra. In alcuni modelli poi, alle lamelle può essere aggiunta una coibentazione ulteriore che permette di ridurre il rumore prodotto dalla pioggia su di esse fino al 70%.
Le pergole bioclimatiche possono anche essere chiuse su tutti i lati o tramite tende ad apertura motorizzata o con vetrate scorrevoli o ad impacchettamento in modo da creare un ambiente chiuso e perfettamente climatizzabile da poter utilizzare anche in pieno inverno.
Non servono permessi per installare la pergola bioclimatica
Per installare tali strutture nel proprio giardino o sul proprio terrazzo non è necessaria alcuna autorizzazione o concessione edilizia da parte del Comune e non sono previste tasse di alcun genere. Lo ha riconosciuto il Consiglio di Stato con una sentenza del 2018 che ha accolto il ricorso presentato da un proprietario cui il Comune aveva ordinato la demolizione della struttura “realizzata in assenza di titolo edilizio”.
Il Consiglio di Stato, con la sua sentenza, ha stabilito che tali tipi di strutture non costituiscono opere di edilizia soggette ad autorizzazione sebbene siano ancorate a terra. L’ancoraggio infatti, secondo i giudici, si rende necessario per evitare pericoli di incolumità pubblica o privata ma non costituisce elemento fondante per considerare tali realizzazioni soggette ad autorizzazione.
La conclusione dei giudici è dunque che le pergole bioclimatiche rientrano a pieno diritto tra le opere di edilizia libera e non necessitano di alcuna autorizzazione per essere installate ed utilizzate. In più, se l’installazione viene realizzata utilizzando come punto d’appoggio uno dei muri perimetrali della casa, il relativo costo può essere portato a detrazione fiscale fino al 50%.
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24 Aprile 2019, 15:18