01 Luglio 2020, 17:01
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PALERMO – “Sto bene, mi sto riposando dopo un’annata difficile sotto il punto di vista della concentrazione e della pressione. Mi è dispiaciuto tanto non potere concludere la stagione sul campo. Ho sofferto soprattutto vedendo la scena dei festeggiamenti del Benevento ieri”.
Rosario Pergolizzi, ex allenatore del Palermo, ha parlato a 360 gradi ai microfoni di Mediagol.it. L’allenatore palermitano ha raccontato il percorso della stagione appena trascorsa che ha visto i rosanero tornare tra i professionisti: “Avremmo voluto tutti festeggiare nella stessa maniera questa grande soddisfazione, per noi ma anche per i tifosi. Loro, come noi, hanno patito questa stagione di rincorsa e rifondazione. Non siamo riusciti a festeggiare, ma abbiamo sempre ribadito che eravamo pronti anche al protocollo sanitario. Prima, però, vengono la salute e le regole dettate dalla Federazione. Dopo tante preoccupazioni e delusioni Palermo meritava di festeggiare questa grande cavalcata. Il mio nome resterà nella storia del Palermo per avere riportato la squadra tra i professionisti e ne sono orgoglioso”.
Il club rosanero, praticamente già prima dell’ufficialità della promozione aveva fatto intuire che non avrebbe proseguito il rapporto lavorativo con Pergolizzi: “Non mi sarei mai aspettato che la partita contro il Nola sarebbe stata l’ultima sulla panchina del Palermo. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato – ha raccontato l’allenatore palermitano -. Potevo aspettarmi di continuare ad allenare i rosanero in Lega Pro per i risultati conseguiti, ma non è successo. Questo fa parte del calcio, ma sarei bugiardo a dire che sono rimasto contento. La gente può anche criticare, ma non tutti lo facevano ed io ho vissuto momenti bellissimi a Palermo. Fa parte del gioco. È giusto che la società abbia fatto la propria scelta, come l’ho fatta anch’io, perché alla fine si è trattata di una decisione condivisa e presa a mente fredda. Rimane quel che è stato fatto di buono e dei buoni rapporti. Auguro il miglior bene possibile al Palermo, come lo auguro a me stesso. Il mio cuore è a Palermo e, se ci sarà bisogno e possibilità, sarò sempre pronto a tornare qui”
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01 Luglio 2020, 17:01