31 Maggio 2013, 13:37
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PALERMO – L’ennesima conferma arriva direttamente dalle parole di Giorgio Perinetti, oggi in sala stampa in occasione della presentazione di Nicola Amoruso: “Da dieci giorni potevamo con Sannino mettere mano al lavoro e creare l’organico, invece adesso dobbiamo pensare ad una soluzione diversa. Abbiamo ricevuto tante possibilità di collaborazione, proveremo ad andare su persone che ci danno fiducia e possibilità di lavorare bruciando le tappe. Si pensa a persone d’esperienza, che possono rappresentare sfide intriganti. Il nome di Gattuso è stimolante sicuramente, potremmo prenderlo in considerazione qualora fosse un allenatore disponibile, oggi è invece un tesserato del Sion.Nei prossimi giorni decideremo, ma stiamo lavorando”.
Perinetti è ancora deluso per l’addio di Sannino: “Il nostro allenatore è Sannino. E’ sotto contratto. Avremmo voluto, vorremmo continuare con lui. Ha esternato delle perplessità, e mi è dispiaciuto a livello personale perché avevamo un grande rapporto. Avrei voluto saperlo prima di un sito qualsiasi. A livello professionale le questioni restano tra noi. Ho condiviso con lui il mio esonero, perché pur aiutando Gasperini avevo detto che avrei fatto un passo indietro. Poi l’arrivo di Lo Monaco tolse ogni dubbio. Sono consigliere d’amministrazione, sono onorato di esserlo, amo questa società. La retrocessione mi ha segnato come tifoso e professionista”.
Poi ancora sulla fatidica lista di tanti allenatori: “Ora c’è una lista di 20 allenatori, la difenderò col sangue (ride, ndr). Questa è sempre una società ambita, e lo stesso vale anche per i dirigenti. Zamparini ha avuto i migliori allenatori e i migliori dirigenti d’Italia. La società del domani ha un futuro e vuole crescere. Ovviamente vogliamo tornare in Serie A. L’appeal verso il Palermo retrocesso? Certo, per l’acquisizione calciatori la massima serie è una concorrenza spietata. Le cifre della B tra l’altro, considerato il salary cap, un po’ ci frena”.
Sul suo contratto ancora non firmato: “Tra le persone basta una stretta di mano. Il contratto è un riferimento burocratico, per me il Palermo è un contratto a vita, se si vuole perpetuare bene altrimenti niente. Non ho mai chiesto di ripristinare delle condizioni contrattuali, il presidente ci lascia spazio per lavorare dunque non ci saranno problemi. L’importante è che il Palermo ritrovi un cammino sereno, anche nello scetticismo generale. Ho vinto la B con Bari e Siena, ma bisogna avere le idee lucide e persone che amino questa maglia per 42 partite ma non solo. Perché saremo noi la squadra da battere”. Infine su Miccoli: “E’ previsto un incontro nei prossimi giorni, qualsiasi comunicazione passerà prima da un incontro tra i diretti interessati. Ardemagni e Cacia? Quando si segnano 20-22 gol in più stagioni, significa che c’è continuità. Studieremo qualcosa e lo stiamo già facendo comunque”.
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31 Maggio 2013, 13:37