Politica

“Perpignano e raddoppio Corleone| Che fine hanno fatto i soldi?”

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25 Giugno 2020, 20:44

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PALERMO – Due opere di cui si parla da anni, annunciate e mai realizzate, che potrebbero cambiare la mobilità di Palermo e rendere la circonvallazione del capoluogo siciliano percorribile con più facilità. Stiamo parlando del raddoppio del ponte Corleone e dello svincolo all’altezza di via Perpignano, progetti che da soli valgono 51 milioni di euro e che sono stati inseriti nel Patto per Palermo siglato nel 2016.

Ma delle due opere, ad oggi, non c’è nemmeno l’ombra, tanto che il deputato palermitano del Movimento cinque stelle, Adriano Varrica, ha presentato un’interrogazione per capire se le risorse in realtà ci siano ancora. “Si tratta di due interventi strategici e prioritari – spiega Varrica – e i palermitani li aspettano da troppo tempo. I ritardi sulle progettazioni da parte del Comune di Palermo sono considerevoli, inoltre nell’ultimo anno ho avuto diverse interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture e con l’Agenzia per la coesione, dalle quali è emersa l’indisponibilità di una significativa parte di risorse inserite a suo tempo nel Patto per Palermo”.

Il raddoppio del ponte Corleone, i cui cantieri erano partiti e si sono poi fermati per il fallimento della Cariboni, permetterebbe di intervenire sulle attuali corsie e di abolire il limite di 30 chilometri orari; lo svincolo Perpignano, invece, eliminerebbe uno degli ultimi tappi di viale Regione Siciliana, rendendo più fluida la circolazione. Nel primo caso c’è in corso la gara per la revisione del progetto, mentre nel secondo quella per il progetto definitivo.

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Ma delle somme previste (17 milioni per il raddoppio, 34 per Perpignano) quasi 40 milioni su 51 sono fondi ex Agensud, su cui aleggia una profonda incertezza: “Questi soldi non risultano oggi nelle disponibilità del Comune – spiega Varrica – Ho dunque chiesto al ministero per il Sud e al ministero dei Trasporti di farsi carico di reperire le somme necessarie e contestualmente, al fine di superare le criticità, ho proposto di avviare un’interlocuzione con Anas affinché si possa stipulare una convenzione che sgravi il Comune da questi interventi sui quali procede troppo a rilento”.

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25 Giugno 2020, 20:44

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