10 Settembre 2013, 13:02
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PALERMO – I poliziotti del Commissariato “Oreto- Stazione”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Guglielmo Nicastro del Tribunale di Palermo, nei confronti di un 53 enne che continuava a perseguitare la moglie con episodi di molestie, ingiurie arrivando anche a minacciarla di morte.
L’uomo, indagato per “atti persecutori”, è stato rintracciato a Catania dove si era rifugiato dopo aver violato la misura cautelare degli arresti domiciliari. I poliziotti hanno avviato un’attenta e scrupolosa attività di indagine per tutelare la moglie ed i figli minori della coppia. Le vittime, infatti, a seguito delle segnalazioni inoltrate dal Commissariato al Tribunale dei Minorenni, venivano accolte presso una struttura protetta in cui risiedono.
La donna ha raccontato di vivere un vero e proprio incubo con il congiunto che più volte l’aveva molestata ed ingiuriata in maniera continua, tanto da renderle la vita impossibile. Negli ultimi tempi, l’uomo oltre alle ripetute minacce, anche telefoniche, si era spinto oltre, scagliando la propria rabbia contro beni di proprietà della vittima e dei suoi parenti.
Gli accertamenti svolti dagli agenti a seguito delle richieste di aiuto della donna, hanno portato inizialmente all’adozione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari; misura che l’uomo ha violato. Alla luce di quanto avvenuto l’autorità giudiziaria, per proteggere la donna, ha emanato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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10 Settembre 2013, 13:02