21 Maggio 2013, 16:59
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PALERMO- La cultura ittica e le opportunità in Sicilia. Ieri pomeriggio, infatti, è approdato sull’Isola Awad Saad Saeed Al-Soqatri, il ministro della pesca dello Yemen col fine di avviare una cooperazione nel campo della filiera ittica e promuovere lo sviluppo equo e sostenibile: “Questa è la mia prima visita in Sicilia, una terra dalle grandi potenzialità e un canale privilegiato di collaborazione con i paesi arabi – sono queste le prime parole di Al-Soqatri durante la sosta all’assessorato all’Agricoltura -. Sono incantato dalla cortesia del popolo siciliano, non mi aspettavo un’accoglienza simile, lo ammetto. Credo che questa visita darà un nuovo impulso alle relazioni tra l’Italia, lo Yemen e la Sicilia in particolar modo”.
Una due giorni fitta di incontri, a cominciare da questa mattina, con la visita a Palazzo d’Orleans dove è stato accolto con gioia dal governatore Rosario Crocetta. Tra i progetti del ministro, infatti, c’è quello di istituire un gruppo di lavoro sinergico e condiviso col governo regionale: “Vogliamo attivare un dialogo anche nel settore della conservazione, oggi abbiamo discusso col governatore siciliano l’idea di creare un canale di comunicazione ad hoc Sicilia-Yemen per studiare i vari campi di cooperazione, partendo da quello ittico ma senza trascurare altri settori”.
Una cooperazione a tutto campo, dunque, nei progetti del ministro dello Yemen, che assicura la volontà di potenziare i rapporti interculturali tra le due terre e incrementare il settore del turismo: “Questa terra ha una tradizione antichissima di collaborazione con i popoli arabi ed è proprio per questo che intendiamo non limitare il nostro interesse ad un solo aspetto. – continua Al-Soqatri – ci sono tantissime possibilità da esplorare ed intendiamo non tralasciarne nessuna”. Nelle intenzioni del ministro figura anche un progetto, sovvenzionato dal ministero degli Esteri, per la realizzazione di un sistema di radar costieri a servizio della guardia yemenita.
Sulla concorrenza in ambito ittico con gli altri paesi, infine, Al-Soqatri assicura: “Non c’è da preoccuparsi, in questo momento basti pensare che il 97 per cento della pesca è fatta in modo tradizionale con tecniche antiche e radicate nella memoria – conclude il ministro yemenita – per quanto riguarda le esportazioni, invece, il 40 per cento del nostro pescato va verso i paesi confinanti verso l’Arabia Saudita, il 30 per cento verso l’Asia e solo il 4 per cento verso l’Unione Europea”. Prevista, nel pomeriggio, la partenza per Trapani alla volta dei cantieri navali dove il ministro incontrerà il prefetto Marilisa Magno. Ultima tappa, domani, quella prevista a Mazara del Vallo dove Al-Soqatri visiterà le aziende di trasformazione del pesce fresco e surgelato e i laboratori di ricerca dell’Istituto per l’ambiente marino e costiero.
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21 Maggio 2013, 16:59