23 Dicembre 2024, 18:57
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PALERMO – “Voglio tornare a Terrasini, portatemi lì! Mi mancate tutti”. Amava la Sicilia e in particolare il paese a trenta chilometri da Palermo, Claudio Di Biase, 29 anni, che ha perso la vita insieme al padre Massimo, 69 anni, mentre pescavano.
La tragedia ieri, 22 dicembre, a Fiumicino, dove vivevano. Il maltempo li ha travolti rovesciando la loro imbarcazione, la “Sette fratelli”, lunga tredici metri. Quando è stato lanciato l’allarme è partita una corsa contro il tempo che purtroppo non è riuscita a salvarli.
Molto conosciuti per le loro pescherie, padre e figlio erano imegnati in una battuta di pesca pre-natalizia. Le condizioni meteo sarebbero peggiorate mentre tiravano su le reti e si apprestavano a rientrare. Ma a casa non sono più tornati. La corrente ha trascinato la barca che in pochi minuti si è ribaltata.
Nell’inferno delle onde alte e violente, Massimo e Claudio hanno perso la vita e i loro corpi sono stati ritrovati a diversa distanza l’uno dall’altro. Le motovedette della capitaneria di porto li hanno recuperati dopo intense ricerche.
E la notizia ha profondamente colpito il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, che aveva personalmente conosciuto il giovane pescatore che fino a pochi mesi fa aveva condiviso delle foto della cittadina sui social.
“Oggi abbiamo avuto una di quelle notizie che non vorremmo mai ricevere – scrive il primo cittadino -. Claudio era profondamente innamorato di Terrasini, tanto da farne una delle sue mete preferite per trascorrere le vacanze. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente, di parlare più volte con lui del nostro paese e della nostra marineria”.
Poi prosegue: “Questa notizia mi lascia sgomento, conoscendo la vivacità e la voglia di vivere di Claudio. Ci uniamo al cordoglio di tutti i familiari e degli amici. Riposa in pace Claudio accanto al tuo papà. Ti ricorderò sempre come l’amico pescatore di Fiumicino, innamorato e ambasciatore del nostro paese”.
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23 Dicembre 2024, 18:57