Peschereccio carico di marijuana |Processo, le richieste dell’accusa

di

03 Marzo 2016, 16:07

2 min di lettura

CATANIA. Ha chiesto una condanna a 4 anni e 4 mesi il pubblico ministero per Rosario Giuliano e Carmelo Sandro Bertolini, imputati nel processo con rito abbreviato scaturito dal blitz antidroga condotto lo scorso maggio dalle Fiamme Gialle di Catania all’interno del peschereccio “Fatima”, attraccato al porto di Riposto. I due imputati, rimessi in libertà nei giorni scorsi su richiesta dei legali della difesa, sono accusati di trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti, aggravati dall’ingente quantitativo.

Nell’imbarcazione furono rinvenuti decine di panetti di marijuana, per un peso complessivo di 880 chili. Il 6 aprile, davanti al gup di Catania Marina Rizza, discuteranno i difensori di fiducia Enzo Iofrida e Pierpaolo Montalto.

Articoli Correlati

Gli altri sette coimputati, Massimiliano Maria Brundo, Enrico Maria Giaquinta, Giuseppe Greco, William Patanè, Antonino Riela, Fabio Spampinato e Vincenzo Spampinato, tutti arrestati in flagranza di reato, hanno già patteggiato una pena compresa tra i 4 anni e 3 mesi e i 3 anni e 2 mesi.

L’INDAGINE. E’ notte fonda dello scorso 8 maggio quando i militari del Nucleo di polizia tributaria e del Gico della Guardia di Finanza di Catania intercettano, a bordo di una motobarca da pesca in attracco al porto di Riposto, quasi una tonnellata di marijuana. L’operazione è il frutto di un’attenta attività investigativa grazie alla quale le Fiamme Gialle apprendono dell’arrivo di un ingente quantitativo di droga dall’Albania. Nel pomeriggio precedente vengono così avviati una serie di pedinamenti e appostamenti che consentono di verificare come gli indagati, per scongiurare qualsiasi pericolo prima dell’arrivo del peschereccio, avessero iniziato un’attività di ricognizione tra Pozzillo, frazione di Acireale, e Sant’Anna, frazione di Mascali. Quando l’imbarcazione giunge a Riposto, i finanzieri intervengono. A bordo viene trovato solo Giuseppe Greco. Altri sei indagati vengono bloccati in una spiaggia a pochi chilometri di distanza. Un ultimo indagato viene rintracciato e arrestato nella propria abitazione di Riposto. E’ Rosario Giuliano, marito della proprietaria del peschereccio.

Pubblicato il

03 Marzo 2016, 16:07

Condividi sui social