“Prestanome del boss Falsone” | Cinque condanne e due assolti

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27 Maggio 2013, 20:14

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PALERMO – Cinque condanne e due assoluzioni al processo d’appello ai presunti prestanome del capomafia di Agrigento, Giuseppe Falsone. La Corte d’appello di Palermo ha stravolto la sentenza di primo grado.

Pino Gambino, di Ravanusa, ha avuto 8 anni; 4 e anni e 8 mesi per Ferdinando Bonanno, di Regalbuto; 2 anni e 8 mesi per Giovanni Marino, di Canicattì. Erano stati tutti e tre assolti in primo grado. Tre anni è la pena inflitta a Francesco Cottitto, di Palma di Montechiaro (otto mesi in meno del primo grado). Sconto di pena per Salvatore Paci, di Campobello di Licata. Ha avuto 2 anni e 8 mesi contro i 4 del primo grado.

Assolto Giancarlo Buggea, di Canicattì. Per lui, difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Lillo Fiorello, la sentenza è stata ribaltata, visto che in primo grado era stato condannato a 3 anni e 4 mesi. Confermata l’assoluzione di primo grado, infine, per Calogero Paci, anche lui di Campobello.

Il processo nasceva dall’operazione Apocalisse che fece terra bruciata attorno agli interessi economici del boss Falsone. Emblematica veniva indicata la vicenda dell’azienda agricola “La Rotonda dei Pini” di proprietà di Buggea che, secondo l’accusa, avrebbe potuto contare sui soldi del capomafia. Un’accusa che, però, non ha retto in appello.

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27 Maggio 2013, 20:14

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