01 Agosto 2021, 18:37
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MOTTA SANT’ANASTASIA (CT) – È uno dei catanesi coinvolti nella maxi inchiesta della Dda di Catanzaro Petrolmafie, sulle connessioni tra ‘ndrine e traffico di carburanti. Francesco Rugeri, 52 anni, è tornato agli arresti domiciliari dopo l’aggravamento della misura cautelare eseguita dai carabinieri di Motta Sant’Anastasia lo scorso giugno. L’indagato – difeso dagli avvocati Andrea Gianninò e Attilio Indelicato – era stato accusato di aver trasgredito ad alcune prescrizioni degli arresti domiciliari come ospitare a casa persone non conviventi e l’utilizzo del cellulare della compagna. Rugeri è stato interrogato dal pm Mancuso della Dda di Catanzaro. A quel punto il gip ha accolto l’istanza dei legali e ha revocato l’aggravamento della misura.
Rugeri è indagato – nell’ambito dell’inchiesta Petrolmafie – per i reati di associazione per delinquere aggravata, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita in concorso, frode nell’esercizio del commercio in concorso e trasferimento fraudolento di valori in concorso.
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01 Agosto 2021, 18:37