Piano di rientro, verifica semestrale |Scostamento di oltre 4 milioni

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10 Settembre 2016, 16:47

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CATANIA – Mentre si approva quello nuovo, almeno in Giunta, restano criticità nell’applicazione di quello vecchio. Il Piano di riequilibrio – rimodulato dall’amministrazione per inserire alcuni dati non previsti, o la cui previsione non è risultata corretta, non contemplati in quello adottato dalla giunta Stancanelli nel 2013 – presenta ancora squilibri, come attesta il Ragioniere generale, Massimo Rosso, e confermano i Revisori dei conti, nella relazione sull’attuazione del Piano nel primo semestre del 2016. In attesa che il consiglio voti quello nuovo e che la Corte dei conti lo approvi, quello approvato dalla passata amministrazione è ancora quello cui Palazzo degli elefanti deve attenersi. 

Nella nota del mese di agosto, Rosso conferma che la diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato ha aggravato la situazione e che “Rispetto all’equilibrio generale, purtroppo non raggiunto, è necessario svolgere alcune considerazioni nel convincimento tra l’altro che l’obiettivo annuale verrà rispettato”. Rosso scrive anche che, sul mancato raggiungimento degli obiettivi, si svolgerà un’apposita analisi.

Nel documento inviato dal ragioniere generale ai revisori, vengono evidenziate le azioni il cui obiettivo non è stato raggiunto: 9 su un totale di 32. Tra queste la revisione straordinaria dei residui e altri settori sui quali hanno pesato, ad esempio, i tagli non previsti da parte di Stato e Regione, che da soli “determinano una notevole variazione ai risultati del piano”. 

Il collegio dei revisori, con nota del 9 settembre, rappresenta in premessa il perdurare del ritardo nella trasmissione dei dati. La scadenza era prevista il 16 luglio 2016. L’organo infatti auspica che gli uffici predispongano idonee azioni al fine di scongiurare ulteriori ritardi. “Dall’analisi condotta si evidenzia il mancato raggiungimento dell’obiettivo generale con uno scostamento di euro 4.109.346 pari al 17,71% – scrivono i revisori – tale scostamento deriva sostanzialmente da un peggioramento di variazioni quali gli impieghi che hanno trovato maggioritarie rispetto alle previsioni iniziali, nonché le misure riguardanti la rideterminazione delle aliquote e tariffe revisione della spesa e gestione dell’indebitamento”. 

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L’invito che pertanto rivolge il collegio agli organi dell’ente a predisporre un nuovo monitoraggio entro il 31 ottobre 2016 per poter verificare se le azioni che hanno subito un peggioramento risultino rientrata nei parametri previsti dal piano. In caso contrario l’invito e porre immediatamente azioni correttive.

 

 

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10 Settembre 2016, 16:47

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