Cronaca

Piano di Zona, Onlus presenta esposto alla Corte dei Conti

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16 Giugno 2022, 16:12

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CATANIA – Se il Piano di Zona 2021 per il distretto socio-sanitario di Catania non verrà adottato in tempi brevi, andranno persi più di due milioni di euro destinati all’assistenza delle persone con disabilità e delle loro famiglie: è quanto sostiene un comunicato dell’Associazione 20 novembre 1989 Onlus, che annuncia di avere inviato alla Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto nei confronti dell’Assessorato regionale alla Famiglia e dei comuni di Catania, Motta Sant’Anastasia e Misterbianco.

Il testo integrale del comunicato

L’associazione 20novembre1989 Onlus, così come aveva ampiamente, preavvertito, ha inviato alla Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto nei confronti dell’ Assessorato Regionale alla Famiglia, Politiche Sociali, Lavoro, nonché nei confronti dei Comuni di Catania, Motta e Misterbianco, al fine di fare valutare se dal comportamento omissivo per la mancata adozione del Piano di Zona anno 2021, ove sono previsti e destinati risorse in favore del Distretto socio – sanitario, pari ad € 2.291.159,11, sia derivata una eventuale responsabilità di danno erariale.

Ricordiamo che l’esposto scaturisce dalla mancata nomina del Commissario ad Acta, prevista proprio dal Decreto Presidenziale del 9 luglio 2021, pubblicato nella GURS il 30 luglio 2021, n. 33 e dalla successiva Circolare del Dirigente Generale del citato Assessorato, che prevedevano che in caso di non adozione dei Piani di Zona anno 2021, si sarebbe provveduto a nominare un Commissario ad Acta.

Ebbene, muovendo proprio dalle disposizioni volute dall’ Assessorato Regionale, questa associazione ha inviato una prima missiva a tutti i soggetti interessati il 7 maggio 2022. che non è stata mai riscontrata dall’ Assessorato in questione, almeno nulla è stato inviato a questa associazione. Di conseguenza, abbiamo inviato un nuovo sollecito il 18 maggio 2022, ma anche tale missiva non è stata incredibilmente riscontrata. Pertanto, abbiamo inviato un’altra e definitiva missiva in data 07 giugno 2022, preavvertendo che in caso di assenza di iniziative al riguardo si sarebbe proceduto, nostro malgrado, ad inviare gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti, atteso il danno, il pregiudizio ingente e la discriminazione, che la mancata attuazione tempestiva del Piano di Zona anno 2021, arreca alle persone con disabilità e alle famiglie che noi rappresentiamo.

La lettera dei sindacati

Ebbene, incredibilmente, neppure questa ultima diffida risulta riscontrata. Nelle more, in data 23 maggio 2022, perveniva a questa associazione per conoscenza, la missiva delle organizzazioni sindacali CIGL e CISL Catania, inviata all’ Assessorato al Lavoro, Politiche Sociali e Famiglia, nonché ai Comuni di Catania, Misterbianco e Motta S. Anastasia, con le quali le citate organizzazioni di fatto smentivano il Comune di Catania, in particolare l’ Assessorato alle Politiche sociali, circa la costituzione formale della rete per l’inclusione sociale, prevista proprio dal citato DP del 9 luglio 2021, asserendo che nel mese di aprile 2022, si sarebbero realizzati solo due meri incontri propedeutici alla costituzione della rete, di fatto non ancora costituita a quella data, cioè a distanza di oltre nove mesi dal detto Decreto Presidenziale citato. Ancora ad oggi non si hanno notizie della costituzione “ formale” della rete per l’inclusione sociale.

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Questa associazione prende atto della detta missiva e ringrazia le Organizzazioni sindacali della CGIL e CISL Catania, in quanto con il loro intervento hanno portato un contributo di chiarezza avverso una situazione a dir poco chiara. Tuttavia, allo stesso tempo, desta meraviglia l’assenza dell’ altra organizzazione sindacale, la UIL Catania, a cui pure le missive di questa associazione sono state indirizzate, eppure constatiamo che questa organizzazione sindacale non compare nella missiva sottoscritta dalle altre due maggiori sigle sindacali.

Ora, non compete certamente a noi entrare nel merito delle scelte sindacali, ma razionalmente appare logicamente incomprensibile ed inopportuno il silenzio di questa organizzazione sindacale in merito ad una vicenda rilevante che pure la vede protagonista come uno degli attori sociali che dovrebbe partecipare alla Rete dell’ inclusione sociale e all’iter di approvazione del Piano di Zona.

Le risorse del Piano di Zona

Ricordiamo, infatti, che se il Piano di Zona anno 2021 non viene predisposto nei tempi e nei modi previsti dalla normativa di settore, ( come è avvenuto ad oggi), le cospicue risorse previste nel piano di riparto di € 2.291.159,11, non possono essere impegnate e spese, con un pregiudizio ed un danno enorme in primis nei confronti dei destinatari diretti di quelle risorse, per quello che riguarda questa associazione, le persone con disabilità e le famiglie, ma anche a tutto quel comparto lavoro che risulta impegnato nell’espletamento di determinati servizi, lavoratori che certamente spetta alle organizzazioni sindacali rappresentare e tutelare.

Pertanto, ci chiediamo quali sono le ragioni di tale silenzio e il motivo per cui la UIL Catania non ha inteso condividere la missiva delle altre due Organizzazioni sindacali? L’associazione 20 novembre 1989 Onlus, non può non censurare il comportamento assunto dall’ Assessorato Regionale alla Famiglia, Lavoro e Politiche Sociali, in quanto di suo pugno scrive che: “In caso di inadempimento nell’approvazione del Piano di Zona anno 2021, entro 90 giorni, avrebbe nominato un Commissario ad acta”, dichiarando pomposamente sulla carta che avrebbe vigilato e monitorato, e quando un associazione di tutela delle persone con disabilità dimostra e porta a conoscenza formale che vi è un distretto socio – sanitario che quelle disposizioni le sta violando allegramente, non solo non riscontra le missive, ma non fa nulla per intervenire nominando un Commissario ad acta da loro stessi previsto!

Ad ogni buon conto, l’associazione20novembre1989 Onlus, prende atto del comportamento di un Assessorato Regionale omissivo e inaffidabile, continueremo per altre strade le nostre azioni di tutela e garanzia nei confronti delle persone con disabilità e le famiglie da noi rappresentate, come abbiamo sempre fatto, vigileremo attentamente in ordine all’applicazione delle norme e alla rivendicazione dei diritti, l’esposto alla Procura della Corte dei Conti, sotto tale profilo rappresenta, infatti, solo il primo passo, altre più dirette è incisive azioni di tutela sono al vaglio di questa associazione.

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16 Giugno 2022, 16:12

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