Crocetta difende l’assessore: | “Sono orgoglioso di Nelli”

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25 Agosto 2014, 17:22

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PALERMO- A poche ore dalla seduta della commissione Lavoro che dovrà contribuire a fare chiarezza sul flop del Piano giovani, il presidente della Regione Crocetta interviene per difendere Nelli Scilabra dalle richieste, provenienti anche da esponenti della maggioranza, di una sostituzione dell’assessore alla Formazione. “Sicuramente – dice Crocetta – crea molta sofferenza il fatto che una vicenda tecnica legata al loop di un programma informatico, che non era stato tarato per quasi centomila richieste contemporanee, sia diventata addirittura una questione politica. La Scilabra non si occupa di informatica, ma fa l’assessore, né d’altra parte fanno gli informatici i direttori generali. Se vogliamo ricostruire correttamente la vicenda dobbiamo partire dal fatto che politicamente la Sicilia ha lanciato un piano per il lavoro dei giovani, attraverso appunto il piano giovani e la garanzia giovani, che non ha precedenti e che tale piano viene confermato e anzi deve essere rafforzato. C’è stato un programma che è andato in tilt, – prosegue il governatore – ma le risorse per questo piano sono state risparmiate sottraendole alla formazione professionale deviata”.

E la difesa prosegue, facendo riferimento ai “successi” ottenuti dall’assessore nel settore della Formazione professionale: “Quale sarebbe – chiede infatti Crocetta – la responsabilità dell’assessore? Avere fatto risparmiare l’erario e avere destinato le risorse per lavoro dei giovani? Se questa dovesse essere la responsabilità, sono orgoglioso del lavoro di Nelli che ha la condivisione di tutto il governo. L’argomento di ferragosto è stato il click day, come se in passato non fossero mai andati in tilt programmi di società di livello internazionale. Forse – ha proseguito il governatore – è difficile prendere atto del fatto che i computer possono anche commettere errori, la cosa sconvolge e forse non vi si è preparati, ma succede. Succede e occorre convivere con l’idea che l’informatica non è il regno della perfezione e che i pc possono anche fallire qualche volta”.

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Insomma, il problema è solo tecnico, informatico, “virtuale”. “Il resto – ha spiegato Crocetta – diviene tutta un’esasperazione, un fatto tecnico trasformato in vicenda politica, contrasti, perdita della visione di insieme. Per quel che riguarda il governo, proprio nei prossimi giorni saranno convocate le aziende che dovevano modificare la piattaforma del Ministero del Lavoro, adattando il programma al piano giovani, piattaforma già utilizzata sia dal Ministero stesso che da altre regioni italiane, la cui manutenzione è stata affidata da parte del direttore del dipartimento, alla medesima azienda che aveva realizzato il software originario. Credo che il governo e la Regione abbiano subito dei danni di fatto, al di là delle volontà specifiche delle stesse aziende, però se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. La vicenda non può chiudersi certamente senza verità, c’è già una commissione che sta facendo delle valutazioni. La strumentalizzazione politica su una vicenda tecnica è però insopportabile”.

Quindi, il futuro: “Ribadisco con chiarezza che il Piano giovani riprende, la selezione se sarà considerata non valida, verrà annullata e tutti i ragazzi potranno partecipare alla nuova. E’ già presente un bando, bisogna solo solo verificare una nuova questione legata ai dati già raccolti che potrebbero essere utilizzati dagli sportelli del lavoro, bisogna vedere come l’informatica potrà aiutare in questo. Bisogna tenere presente che sia le aziende che i giovani hanno manifestato interesse durante la selezione del 5 agosto. Va risolta prioritariamente e valutata la possibilità di recuperare tutte le domande a quella data, sia le offerte di tirocinio presentate dalle aziende che le iscrizioni dei giovani. Sono valutazioni che verranno fatte nei prossimi giorni, ma vanno fatte con equilibrio e ponderazione senza volere sicuramente rinununciare all’accertamento della verità, tenendo presente però che se il piano non fosse stato lanciato, non ci sarebbe stato neppure il default del click day, perché chi non fa nulla sicuramente non corre rischi, mentre chi lavora si sottopone a dei rischi. Il piano – ha concluso Crocetta – è un’opportunità che dobbiamo difendere senza tentennamenti”.

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25 Agosto 2014, 17:22

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