Piano Marshall, meno burocrazia| Crisi, la ricetta di Forza Italia

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03 Ottobre 2019, 20:05

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PALERMO – Forza Italia lancia le sue soluzioni per lo sviluppo della Sicilia. Da una parte Gianfranco Miccichè ad un convegno sul Commercio invita le imprese alla “lotta contro il sistema burocratico”, dall’altra Riccardo Savona, invoca un cambio di passo sull’uso dei fondi europei perché “servano come volano di sviluppo piuttosto che come aiuti di Stato” avvertendo che le risorse non possono bloccarsi “in tunnel burocratici che fanno perdere la pazienza anche al più mite investitore in terra di Sicilia”.

I due forzisti siciliani, anche se parlano da contesti diversi, puntano ad offrire un’unica ricetta per l’Isola che si basi sulla sburocratizzazione. Per Gianfranco Miccichè “l’unica vera rivoluzione che si deve intestare la Sicilia è eliminare il sistema delle autorizzazioni preventive che bloccano le imprese. In Sicilia abbiamo la potestà legislativa di farlo: dovremmo eliminare i quattro quinti delle autorizzazioni a cui sono sottoposte le attività. Vi garantisco che se si facesse una cosa del genere avremmo due esiti: anzitutto se ne parlerebbe; poi gli imprenditori inizierebbero a investire in Sicilia”. L’Italia – ha spiegato Miccichè  alla VI conferenza regionale sul commercio – è l’unico Paese al mondo in cui vige il sistema delle autorizzazioni preventive, dove bisogna, cioè, essere autorizzati a rispettare la legge. L’Italia è l’unico paese che mentre gli altri crescevano sette punti di Pil ha avuto una crescita inferiore a un punto percentuale”.

Miccichè ha portato un esempio che ritiene simbolico: “La Sovrintendenza di Palermo che ha in giacenza 18 mila richieste di autorizzazioni. Queste autorizzazioni stanno ferme mediamente per 300 giorni e quasi sempre si concludono con il silenzio assenso. Se in tutti e 18mila i casi si trattasse di apertura di finestre il risultato sarebbe che con lo sblocco delle pratiche sarebbero liberati quasi 2 punti di Pil della provincia che sono chiusi nelle casseforti degli uffici”.

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Poi il leader di Forza Italia in Sicilia ha lanciato un appello alle varie categorie produttive presenti all’incontro sul commercio: “Abbiate il coraggio di lamentarvi, fate gli scioperi generali su questa cosa. Dovete fare vostra questa battaglia e diventare martellanti con la politica. La politica non ha il coraggio di farlo. Nessuno è pazzo come me. Tutti dobbiamo fare una guerra al sistema burocratico. Voi – ha concluso Miccichè -dovete combattere solo su questo. Solo cosi la Sicilia ha la possibilità uscire dalle secche in cui si trova”.

L’altra faccia della medaglia per il presidente della commissione Bilancio all’Ars Riccardo Savona è l’adozione di un Piano Marshall per la Sicilia che dia ossigeno agli investimenti e alla ripresa delle imprese siciliane. “La nostra Regione – ha detto il deputato di Forza Italia – è stata inserita nel Documento sulla programmazione europea 2021/2027, come regione insulare e svantaggiata ed è stata riconosciuta come una delle priorità. A questo punto – ha proseguito – si deve cambiare lo spirito della programmazione comunitaria sviluppando un piano per il rilancio delle imprese isolane che si racchiudono in due grandi linee per la nostra macroregione: la prima riguarda il turismo e i beni culturali, la seconda si occupa di agricoltura e ambiente”.

Savona è sceso anche nel dettaglio della ricetta economica. “L’utilizzo dei fondi – ha spiegato – deve avere valenza e sostenere le imprese con meccanismi virtuosi (quali il credito di imposta o fondi di investimento per dare maggiore accesso al capitale in prestito alle aziende). Inoltre occorre pensare lo sviluppo attraverso un piano industriale che garantisca il settore primario, secondario e il terziario avanzato”.

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03 Ottobre 2019, 20:05

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