17 Dicembre 2013, 06:30
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PALERMO – “La pedonalizzazione? Fatta così ci sta mandando in rovina” è leit motiv che ripetono numerosi commercianti di via Sant’Agostino e via Maqueda che nel periodo dello shopping natalizio fino alla fine dei saldi non sarà accessibile alle automobili dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 20. “Una splendida iniziativa – rispondono, invece, pochi metri più avanti i commercianti aderenti al consorzio Panormus – la strada è piena di persone, senza il divieto sarebbe una lunga coda di auto”. I commercianti, insomma, sono divisi su due fronti apparentemente inconciliabili. A scatenare la polemica è il nuovo Piano traffico per le festività natalizie che interessa tre grandi isole pedonali nel centro della città: una porzione di via Maqueda, l’intera via Ruggero Settimo e un tratto di via Roma.
“La situazione si commenta da sé, non c’è bisogno di rilasciare interviste” sbotta con tono irritato il commesso di un elegante negozio di scarpe di fronte al teatro Massimo. Braccia incrociate e sguardi tesi di chi ha paura di perdere il posto fanno intuire che gli affari non vadamo bene nonostante manchino meno di dieci giorni al Natale. La musica non cambia nemmeno nel negozio del giovane bengalese Habibur Rahaman che vende collane e oggetti etnici. “Da quando non passano le macchine vendiamo molto meno perché non sono stati organizzati i parcheggi e non passano nemmeno gli autobus” dice rassegnato il ragazzo.
La cattiva organizzazione, infatti, è la critica più forte che viene mossa dai commercianti. Benedetto Conciauro, ad esempio, si dichiara un sostenitore delle pedonalizzazioni ma da quando sono entrate in vigore le limitazioni per il traffico ha dovuto constatare il fallimento dell’iniziativa. “In teoria doveva essere un’operazione in grande stile: luminarie colorate, piante rigogliose e una pedana di legno che ricoprisse il marciapiede con un bel tappeto rosso. E invece guardi qui” commenta ironico Conciauro, titolare di uno storico negozio di scarpe, mentre punta il dito verso un alberello rinsecchito in un vaso proprio di fronte al suo negozio.
“La chiusura al traffico è solo una scusa – arringa Pietro Palmisano, artigiano e membro dell’associazione “Via Maqueda” aderente al consorzio Panormus – se le vendite sono diminuite è per effetto della crisi economica che ha rovinato gli affari ovunque”. “Le navette per fare la spola da un capo all’altro dell’isola pedonale sarebbero inutili – continua Palmisano – perché si tratta di settecento metri appena”. In via Sant’Agostino, però la tensione è alta: i fratelli Puleo, Salvatore e Domenico, hanno organizzato ieri mattina una manifestazione di fronte al teatro Massimo a cui hanno preso parte una trentina di commercianti. “Abbiamo urlato la nostra rabbia – dice Salvatore – qui si muore se non cambia qualcosa, la strada è deserta da quando hanno chiuso il traffico in via Maqueda” racconta Salvatore. In pochi minuti si è creato un drappello di commercianti furibondi e qualcuno lancia l’idea: “Perché non spegniamo tutti quanti le luci dei negozi?”. E così, una dopo l’altra, le luci si spengono e la via si popola di ombre incuriosite dall’evento. “Ecco, ora riesce a capire cosa diventerà questa storica via di negozi se Orlando non cambia rotta?” tuona Giovanni Iervolino, animatore della protesta.
Anche la gestione delle aree pedonali permanenti non ha risparmiato l’amministrazione comunali dalle critiche severe dei cittadini. “Io sono tra i promotori della pedonalizzazione di via Prinicipe di Belmonte”- racconta a Livesicilia l’imprenditore Vincenzo Montanelli dove svolge la sua attività di organizzazione di eventi – ma sarebbe stato meglio che il comune ammettesse di non essere pronto per un passo del genere”. “Cassonetti nel mezzo della strada, macchine parcheggiate, scarsa illuminazione e qualche pianta qua e là per dissuadere la circolazione dei ciclomotori rappresentano la desolazione in cui siamo abbandonati” chiosa Montanelli con amarezza dopo i primi sei mesi dal divieto di circolazione delle auto nella via. Le aree pedonali nel centro di Palermo hanno dunque scatenato un grande dibattito tra i commercianti coinvolti nell’iniziativa ma cosa ne pensano i nostri lettori? Limitare l’uso delle auto può invogliare i cittadini a fare acquisti? É possibile immaginare una città a misura d’uomo dove poter passeggiare o pedalare senza smog, rumori dei motori e pericolo di venire investiti o è solo un’utopia per la città di Palermo? Livesicilia apre uno spazio di dibattito, a voi l’ultima parola.
“La protesta è stata gonfiata, erano pochi ed erano quelli contrari sin dall’inizio – dice Daniela Sorrentino, del comitato Via Maqueda pedonale – noi continuiamo per la nostra strada, ci stiamo impegnando tutti per gli eventi che partiranno dal 21, la Confcommercio ci sta aiutando. Molti di coloro che protestano sono commercianti di via Bandiera o via Sant’Agostino, noi di via Maqueda non c’entriamo”.
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17 Dicembre 2013, 06:30