Piano triennale opere pubbliche, giovedì prevista la votazione - Live Sicilia

Piano triennale opere pubbliche, giovedì prevista la votazione

Molto contestata la relazione presentata dall'assessore Prestigiacomo

PALERMO – La giornata di giovedì, 25 novembre, potrebbe essere quella buona per il voto sul piano triennale delle opere pubbliche. È il cronoprogamma a cui si è arrivati nella giornata di ieri dopo una seduta ad alta tensione.

L’assessore alle opere pubbliche Maria Prestigiacomo ha presentato una relazione che è stata molto contestata, in particolar modo nella parte in cui ha sostenuto che l’amministrazione sull’atto non è in ritardo. “Abbiamo inviato il piano nell’ottobre del 2020 – ha spiegato la Prestigiacomo – ed è stato rimandato indietro perché non era stato approvato il bilancio. Il bilancio è stato, poi, approvato alla fine dell’anno e così l’11 gennaio di quest’anno lo abbiamo ripresentato. Oggi siamo in enorme ritardo. Perché ci sono fondi come i 40 milioni di Agenda urbana che si rischia di perdere proprio per la mancanza del provvedimento“.

Ugo Forello, del gruppo Oso, scrive il Giornale di Sicilia, ha contestato la ricostruzione fornita dall’assessore: “Il bilancio lo avete presentato a fine anno ed è stato approvato in 24 ore. Il piano triennale, ormai sorpassato, lo avete colpevolmente depositato 4 mesi dopo. Poi, nel progetto definitivo del tram, per esempio, non si tiene conto del fatto che il Consiglio aveva tolto alcune somme che invece ritornano con un ulteriore proposta di finanziamento da 78 milioni messi a disposizione dalla stazione appaltante nonostante il parere contrario da Sala delle Lapidi un anno fa».

“Siamo di fronte a una truffa“, rincara la dose Giulia Argiroffi. Il capo area, Dario Di Gangi, ha sollecitato i consiglieri a chiudere il procedimento “perché c’è una tempistica fornita dalla legge che va rispettata“. Mentre la Lega con Gelarda e Caronia sostiene che “il dibattito ha sbugiardato le favolette che da mesi l’amministrazione ha raccontato“.

Interviene anche Giusto Catania, assessore alla Mobilità attaccando: “Il presidente continua ad ignorare la mia disponibilità a fornire all’aula tutte le informazioni relative alla progettazione del tram. Ci sono ragioni oscure per evitare il contraddittorio. Così la città rischia di sperperare 800 milioni e i consiglieri che stanno raccontando frottole se ne assumeranno la responsabilità politica e morale“.


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