15 Ottobre 2015, 12:30
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AGRIGENTO – Due mesi in cui bisognerà stringere i denti. La Fortitudo ha iniziato il proprio cammino verso quello che sarà un tour de force senza Alessandro Piazza in cabina di regia, con l’intenzione di venirne fuori senza intaccare l’unità di un gruppo che finora è stata l’arma principale di coach Ciani. Coesione e spirito di sacrificio, aspettando il rientro del playmaker e trovando nuove soluzioni all’interno di un roster obiettivamente ridotto ai minimi termini. È ciò che si augura Christian Mayer, general manager di Agrigento, come dichiarato a LiveSicilia Sport: “Principalmente vogliamo reagire come gruppo, è una nostra prerogativa. Lo scorso anno abbiamo avuto un problema simile, seppur per minor tempo, e questo ci ha facilitato nella scelta di non prendere nessuno. Abbiamo pure scoperto un Penny Williams playmaker che ci è stato utile col quintetto alto”.
La Fortitudo di oggi, però, non è quella dello scorso anno. E se qualche mese fa si poteva dare la palla in mano a Williams, quest’anno bisognerà tirar fuori forze fresche dalla panchina: “Quest’anno non è semplice, la squadra è strutturata in maniera diversa e l’infortunio è più lungo del previsto”. L’ipotesi di intervenire sul mercato, seppur viva, resta la meno probabile stando a quanto dichiarato da Mayer: “Con trentadue squadre in Legadue mancano i giocatori per questo livello ed è sicuramente difficile trovare qualcuno, considerando anche il regolamento. Si possono fare solo due tesseramenti per tutto l’anno, quindi se troviamo qualcuno disposto a venire da noi non potrebbe in seguito andare da un’altra parte. Inserire un giocatore per tutto l’anno alimenterebbe una situazione che per noi non sarebbe ideale. Stiamo valutando tante ipotesi, in giro non c’è molto”.
Intanto, sul campo del Palamoncada, Ciani potrà contare su Andrea Tracchi. Il playmaker classe ’86 si è già unito al gruppo di coach Ciani per i primi allenamenti, ma solamente per un periodo di prova: “Anche lui ha il problema del tesseramento. È già stato tesserato in stagione, se dovessimo metterlo sotto contratto non avrebbe altre possibilità”. Una situazione che al momento costringe Agrigento a fare i conti con un roster ristretto e rotazioni ridotte: “Purtroppo – sottolinea Mayer – non c’è più una gran qualità di under in giro, ci sono dei prospetti su cui lavorare. Sono cambiati i tempi. L’anno scorso avevamo un Udom in più, ma noi abbiamo sempre cercato degli under da fare giocare. Ormai però è difficile, le squadre di A1 puntano su di loro ed è dura portarli ad Agrigento o in Legadue”.
Un ostacolo che frena questo inizio di stagione della Fortitudo, reduce dalla sconfitta casalinga contro la neopromossa Agropoli e adesso costretta a fare i conti con l’assenza del suo playmaker titolare: “Peccato, perché avevamo preso un po’ di ritmo e finché Piazza è stato in campo eravamo arrivati fino al -1”, sottolinea Mayer, che non cerca comunque alibi per il k.o. interno: “Alla fine abbiamo perso meritatamente, Agropoli ha avuto uno spirito diverso dal nostro. In una situazione di difficoltà oggettiva, deve venire fuori il gruppo. Mi auguro che a Roma ci sia una buona reazione, se abbiamo mantenuto il gruppo dell’anno scorso è anche questa la motivazione”.
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15 Ottobre 2015, 12:30